Park Chan-wook, il cineasta coreano, ha presentato al Festival Internazionale del Film di Roma “A Rose Reborn”, un cortometraggio di circa 20 minuti pensato per Ermenegildo Zegna, l’azienda d’alta moda italiana. “Inizialmente – ha confessato il regista, incontrando la stampa – avevo pensato di fare un film sui rapimenti o cose del genere ma le persone che erano vicino a me hanno detto che non era il caso”.
“Il mondo dell’alta moda è per me sconosciuto – ha sottolineato -, ma ho avuto una lunga conversazione con Stefano Pilati. Abbiamo parlato di Ermenegildo Zegna e così sono riuscito ad avvicinarmi a questo mondo. Abbiamo deciso di rappresentare una nuova epoca e l’immagine di un uomo bello. Poi mi hanno lasciato libero, mi hanno dato tutta la libertà di girare questo film”.
Park Chan-wook ha poi confessato, sempre durante la presentazione del cortometraggio: “Mi piacerebbe tornare per girare un film in Italia”. Il regista ha poi tenuto anche una masterclass, che ha riempito la sala Petrassi dell’Auditorium, con decine di accreditati rimasti fuori per l’esaurimento dei posti.
Il protagonista della storia è Stephen, che vive all’interno di una gabbia dorata, ma pensa di poter costruire un futuro migliore per sé e per l’umanità. L’uomo è in possesso del brevetto di una tecnologia che serve a migliorare il mondo: il futuro ha in serbo per lui un incontro con uno stravagante imprenditor,e amante degli indovinelli. Sono due anime diverse che si scambieranno i “panni” per conoscersi ed impareranno alla fine ad intendersi nelle loro diversità e nelle loro affinità. Inoltre capiranno il vero senso del viaggio, dove la meta, la destinazione, resta nell’ombra, come insegna il poeta greco Kostantinos Petrou Kavafis.