«Per salvare il Cinema America basta una delibera di consiglio comunale che applichi quanto previsto dal Piano regolatore vigente del 2008. Sono abbastanza stupito che questa soluzione non sia stata subito individuata. Ma forse è la prova che di urbanistica e del Piano regolatore a Roma si parla spesso a sproposito senza conoscere le cose». Lo ha fatto sapere Roberto Morassut, politico del Partito Democratio, inviando un comunicato stampa ufficiale alla redazione romana del Quotidiano Italiano.
Secondo Morassut, con una delibera di Consiglio comunale il Cinema America può essere incluso nella Carta della Qualità, che è parte integrante del Piano. La Carta della Qualità è un elaborato gestionale che dà le indicazioni per gli interventi su circa 30 mila complessi edilizi o singoli edifici di Roma che sono considerati degni di tutela anche se non hanno un vincolo statale.
La Carta della Qualità è aggiornata ogni due anni con l’inserimento di ulteriori edifici o complessi: il Cinema America attualmente non ne fa parte ma con una delibera potrebbe entrare tra gli “edifici e complessi edilizi moderni” per i quali è prevista solo la possibilità di interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria o di ristrutturazione edilizia senza aumenti di volume o superficie o cambi di destinazione d’uso.
Ha scritto, concludendo la nota Morassut: “Si tratta di applicare semplicemente le Norme Tecniche del Piano regolatore della Cittá di Roma. Una procedura di tutela molto più veloce di un vincolo di Stato che, non a caso, il Prg previde per salvaguardare tanti complessi di qualità che non avevano un vincolo. L’Amministrazione non deve dunque che predisporre la delibera di aggiornamento della Carta della Qualità e inserirvi il Cinema America e poi pubblicarla. Il rischio di una procedura di deroga e di demolizione sarebbe rapidamente scongiurato e si potrebbe pensare con più serenità e in accordo con la proprietà a come e se acquisirlo al patrimonio pubblico”.
