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Roma, il Metropolitan: da spazio per cinefili a centro commerciale

Il futuro dell'ex cinema Metropolitan: più spazio all'attività commerciale e una piccola sala cinematografica: così è previsto da una delibera del comune di Roma.

Roma, il Metropolitan: da spazio per cinefili a centro commerciale
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9 Settembre 2014 - 16.13


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Il Metropolitan, lo storico ex cinema di via del Corso a Roma, specializzato nella proiezione di film in lingua orginale con sottotitoli, riaprirà i battenti. La notizia di per sé potrebbe essere anche positiva se non fosse per il fatto che delle sale cinematografiche ne rimarrà solamente una, di dimensioni ridotte, mentre tutto il resto della struttura sarà dedicato ad attività commerciali.

Questo è ciò che prevede una nuova delibera comunale, presentata dall’assessorato all’Urbanistica di Roma e approdata nella commissione capitolina competente, dove si è fermata per approfondimenti. È stata immaginata nel testo la “riconversione funzionale del complesso edilizio del Metropolitan da spazio unicamente destinato a sala cinematografica a spazio per attività commerciali, piccole e medie strutture di vendita, associato ad una sala cinematografica”. La Capitale d’Italia sceglie quindi di vendere vestiti e cianfrusaglie invece di salvare uno storico spazio, chiuso ormai dal gennaio 2011 e che per anni è stato un luogo di incontro per i cinefili romani.

A protestare contro lo “stupro” del Metropolitan è Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio che ha accusato: “Abbiamo fatto dei rilievi sul fatto che la parte commerciale è eccessiva e quella culturale è troppo ridotta e chiesto che anche il Metropolitan venga inserito nel quadro che punta alla valorizzazione dei cinema storici di Roma”.

Contrari anche i cinquestelle che per voce di Daniele Frongia hanno sottolineato: “Si parla di un noto marchio della moda che dovrebbe riqualificare e brandizzare il locale, non è chiaro se verranno realizzati dei parcheggi aggiuntivi e la parte destinata alle attività culturali è stata ridotta dal 50% al 15%”.

La delibera, come detto, al momento è ferma sulla scrivania della commissione capitolina dell’Urbanistica: la lenta ma inesorabile agonia del Metropolitan sembra destinata a continuare.

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