Cinema, teatri, musei chiusi però la macchina sanremese non si può fermare e il sito Dagospia ha dato una notizia che si è rivelata vera: per il festivalone dal 2 al 6 marzo la Rai ha ipotizzato di far alloggiare 400 spettatori nella nave Smeralda della Costa Crociere per isolarli in mare davanti alla cittadina ligure in una quarantena fino alla serata inaugurale e lì alloggiarli durante la manifestazione. Per superare i limiti da covid, il che richiama la serie tv tra fine anni ’70 e seconda metà anni ’80 Love Boat o scenari da fantascienza. Oppure l’alternativa sarebbe distribuire in pochi alberghi sanremesi gli spettatori dell’Ariston, che non è enorme e tuttavia il pubblico restituisce l’atmosfera del momento. Il teatro e i dintorni però nella settimana sanremese sono luoghi dove fisicamente nessuno è mai solo, anzi è sempre in mezzo agli altri. La sala stampa sul roof dell’Ariston per esempio, dove si sale solo tramite ascensore, non potrà essere usata per le consuete conferenze stampa e l’opzione vira sul Palafiori. E i camerini? Va da sé che chi partecipa o lavora al festivalone dovrà farsi il tampone, anzi meglio se sarà vaccinato.
Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, su Facebook riversa il proprio stupore e disaccordo: “Il pubblico di Sanremo in quarantena in una nave da crociera? Speriamo sia solo uno scherzo. Davvero in Rai pensano di mettere su un’operazione del genere per aggirare la legge, mentre i teatri sono chiusi da mesi? Quanto costerebbe? Che garanzie sanitarie ci sarebbero? Si tratta solo di una boutade per andare sui giornali? Speriamo che arrivino presto chiarimenti”.
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La Rai dovrebbe decidere entro metà o fine gennaio. L’azienda ha già contattato la società crocieristica. Secondo la stampa e le agenzie ha abbracciato l’idea della nave-spettatori Antonio Marano, presidente della concessionaria Rai pubblicità e coordinatore del progetto festival (in procinto di lasciare a giorni la Rai e passare alla fondazione Milano-Cortina delle olimpiadi invernali). Con questo meccanismo almeno trecento-quattrocento spettatori e lo staff artistico verrebbero sistemati sulla Smeralda alla fonda davanti a Sanremo dove rimarrebbero fino al loro turno. Dalla nave verrebbero portati al porto e dal porto con pullmini all’Ariston. Il Palafiori, a qualche centinaia di metri di distanza dal teatro, ospiterà invece lo staff tecnico, i discografici, le sale stampa, i presidi delle radio e i programmi del giorno in collegamento da Sanremo.
“Tra il Palco e la città”, lo spazio il palco di piazza Colombo davanti al teatro e che negli ultimi hanno ha acquistato sempre maggior rilievo con performance-lampo dei cantanti e presentazioni, con red carpet fino al teatro, sarebbe confermato con regole anti-assembramento così come sarebbe confermato il Dopo Festival al Casinò.
Di sicuro la Rai non vuole rinunciare all’appuntamento che rispetto a molti anni fa ha virato davvero: un tempo Sanremo era una macchina divora-soldi, progressivamente in un decennio è passata dai conti in pari fino ai circa 20 milioni di euro di profitto l’anno scorso con 17 milioni di spese e 37 di pubblicità incassata. Amadeus, che sarà accompagnato per il bis sempre da Fiorello, porterà 26 big in gara più otto concorrenti nella categoria Giovani: si prepara a far tardi, “Sanremo boat” alla fonda o meno.