Pamela Prati a Domenica In, protesta Anzaldi: "Non c'erano altre scrittrici?" | Giornale dello Spettacolo
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Pamela Prati a Domenica In, protesta Anzaldi: "Non c'erano altre scrittrici?"

Anzaldi: "Inspiegabile promozione di un libro dopo un finto matrimonio, non c'erano altri scrittori?"

Pamela Prati a Domenica In, protesta Anzaldi: "Non c'erano altre scrittrici?"
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17 Maggio 2020 - 18.51


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Il Segretario di Vigilanza Rai Michele Anzaldi ha chiesto spiegazioni ai vertici Rai dopo aver saputo che la signora Pamela Prati, protagonista l’anno scorso di un matrimonio truffa oggi è stata invitata da Mara Venier a Domenica In per presentare il suo libro: “Inspiegabile la decisione di Rai1 di richiamare Pamela Prati a Domenica In, dopo l’ospitata-truffa dello scorso anno sul finto matrimonio rivelatosi una bufala (e persino pagata 3mila euro), e addirittura la scelta di promuoverle il nuovo libro.
Tra tutti gli scrittori italiani, davvero la più meritevole di essere promossa, tanto addirittura da essere la prima ospite che torna in studio dopo le settimane del lockdown, era Pamela Prati? Non c’era nessun altro libro e scrittore degni di essere intervistati e approfonditi su una delle trasmissioni più seguite della prima rete del servizio pubblico? Davvero il libro di Pamela Prati rappresenta un appuntamento culturale così imperdibile da vederle riservato uno spazio così importante?
Per la Rai il caso Prati, è bene ricordarlo, fu un danno d’immagine e di credibilità incalcolabile: la showgirl si presentò in trasmissione per annunciare che si era appena sposata, salvo poi scoprire che fosse tutta una enorme fake news. Come è possibile che il servizio pubblico si sia prestato a darle ancora visibilità persino sul libro? A prescindere dal compenso, il ritorno di immagine per la Prati, andare in onda sulla prima rete Rai, è ben più prezioso del semplice cachet, che almeno speriamo non sia stato corrisposto questa volta.
La conduttrice Mara Venier in apertura di trasmissione ha detto che dell’ospitata fossero informati sia l’amministratore delegato Salini, sia il direttore di rete Coletta, tanto che li ha ringraziati. Davvero erano informati e hanno dato il via libera? E’ opportuno che chiariscano, serve rispetto per il servizio pubblico e per i soldi del canone degli italiani”.

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