Gli Emmy al "Trono di spade" e per la prima volta a un afroamericano gay, Porter | Giornale dello Spettacolo
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Gli Emmy al "Trono di spade" e per la prima volta a un afroamericano gay, Porter

I premi televisivi anche a Michelle Williams per Fosse/Verdon e a una miniserie su cinque afroamericani accusati ingiustamente

Gli Emmy al "Trono di spade" e per la prima volta a un afroamericano gay, Porter
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23 Settembre 2019 - 10.45


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L’Emmy Awards per la miglior serie drammatica se lo è aggiudicato il Trono di spade, accolto con una standing ovation. La serie ottiene il titolo per la quarta volta. Miglior commedia l’inglese Fleabag, che ha ottenuto anche il premio di miglior attrice con Phoebe Waller Bridge, ideatrice e autrice della serie. L’edizione numero 71 dei premi televisivi, al Microsoft Theater di Los Angeles ha visto l’Hbo vincere 32 premi, Netflix 27, Amazon 27.

Nella categoria maschile per un ruolo drammatico ha vinto Bill Porter, protagonista di Pose. Come segnalano le agenzie, per la prima volta ha vinto un afroamericano dichiaratamente gay che dal palco ha ringraziato. “Sono contento di aver vissuto abbastanza a lungo per vedere questo giorno”

Michelle Williams, come miglior attrice in una miniserie per Fosse/Verdon, ha ringraziato Fox e i produttori della serie tv perché l’hanno sostenuta e l’hanno pagata in modo corretto come vengono pagati gli uomini e ha detto di considerare il premio come una dimostrazione di cosa è possibile fare “quando si crede in una donna, quando la si fa sentire sicura di dar voce ai suoi bisogni e la si rispetta abbastanza da ascoltarli”.

Jharrel Jerome miglior attore protagonista in una miniserie per They See Us sui “Central Park 5”: cinque ragazzi afroamericani accusati di aver stuprato una ragazza a Central Park nel 1989 e poi scagionati. L’attore ha dedicato il premio ai cinque ragazzi invitati alla cerimonia, “Raymond, Yousef, Antron, Kevin e King Corey Wise”. Presenti in sala, c’è tra loro chi ha pianto e chi ha alzato il pugno.

Come miglior miniserie ha vinto Chernobyl, produzione ispirata alla tragedia nucleare del 1996.

La serata non ha avuto un presentatore. L’inconfondibile Homer Simpson è comparso e ha iniziato a presentare la nottata, ma è rimasto schiacciato da un pianoforte precipitatogli addosso. Anthony Anderson in sala ha finto di fare lui da presentatore.

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