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Oggi è il giorno di 'Suburra 2 ': la lotta per il controllo di Roma si fa ancora più spietata

Ritorna la lotta tra criminalità organizzata, politici corrotti e Chiesa a Roma. Questa volta sarà una battaglia senza esclusione di colpi.

Oggi è il giorno di 'Suburra 2 ': la lotta per il controllo di Roma si fa ancora più spietata
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22 Febbraio 2019 - 12.40


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Debutta venerdì 22 febbraio per un totale di 8 episodi la seconda stagione di Suburra la serie, il primo crime thriller italiano originale Netflix prodotto da Cattleya e Bartlebyfilm in collaborazione con Rai Fiction.
Questo secondo capitolo è caratterizzato da una presenza femminile forte e dalla spiccata personalità. Tra new entry e personaggi già noti, le donne comandano, decidono e tramano: hanno fame di potere e sanno come ottenerlo.
 Nel cast Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara), Lele (Eduardo Valdarnini), Samurai (Francesco Acquaroli), Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) e Sara Monaschi (Claudia Gerini). Accanto a loro, altri personaggi già presenti nella prima stagione si rivelano decisivi nelle dinamiche del potere: la sorella di Aureliano, Livia Adami (Barbara Chichiarelli), Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), rispettivamente la madre e la moglie di Spadino.
Il prezzo del potere è il tema esplicito al centro dei nuovi episodi. La storia è ambientata nei quindici giorni che precedono le elezioni del nuovo sindaco di Roma, a tre mesi dalla fine della prima stagione. La battaglia tra criminalità organizzata, politici corrotti e Chiesa si fa ancora più intensa e i personaggi diventano sempre più affamati di potere. Se la prima stagione ruotava attorno al Vaticano e ai terreni di Ostia, i nuovi episodi entrano nella competizione per il potere della città.
Le vicende dei protagonisti si intrecciano a quelle di nuovi personaggi che entrano a far parte del cast secondario: Nadia (Federica Sabatini), giovane figlia di un piccolo boss di Ostia che sarà complice di Aureliano. Cristiana (Cristina Pelliccia), poliziotta schietta e determinata che metterà i bastoni tra le ruote alla carriera di Lele. E infine Adriano (Jacopo Venturiero), speaker radiofonico, “figlioccio” di Samurai, che segue le vicende del candidato Cinaglia.
Suburra 2 è tratta dall’omonimo romanzo scritto da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. La seconda stagione è scritta da Barbara Petronio Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli e Camilla Buizza. Gli episodi 1, 2, 3, 7 e 8 sono diretti da Andrea Molaioli, mentre 4, 5 e 6 da Piero Messina. Molaioli ha raccontato come in questa seconda stagione si è lasciato più andare avendo anche maggiore conoscenza del mondo della serialità. Messina ha ammesso di essersi divertito a girare scene action. Anno d’oro per Alessandro Borghi (candidato come miglior attore ai David di Donatello per il film Sulla mia pelle dove interpreta Stefano Cucchi, in sala con il primo Re, di Matteo Rovere) che spiega: “Suburra è stato l’inizio di tutto. Per me non vuol dire solo la serie ma anche il film di Sollima. La pellicola è stata la grande opportunità della mia carriera. Oggi la globalizzazione dei contenuti è fondamentale perchè offre opportunità a tutti e per avere successo un prodotto non deve necessariamente legarsi ai soliti nomi importanti”.
Spadino ha l’appoggio di sua moglie: “Il mio personaggio – aggiunge Giacomo Ferrara – qui mostra una maturità. Ho tolto tutti quegli atteggiamenti da ragazzino della prima stagione. Il rapporto con mia madre e il rapporto di potere con mia moglie fa uscire tutte le mie sfumature”. Claudia Gerini si è detta fan di Suburra “lo guardo con le mie figlie”. Il suo personaggio, Sara Monaschi, “è una donna spietata, che perde molto e prova a recuperare e per questo si sporcherà le mani. Nei nuovi episodi la ritroviamo a capo della gestione di una Onlus dedicata all’accoglienza dei profughi con cui Sara si garantisce ampi guadagni. Ma imprevisti mettono a repentaglio ciò che ha costruito, deve quindi ingegnarsi e fondare nuove alleanze”.
Nigro è Cinaglia, il politico che si lascia sedurre dal fascino del potere e mette da parte i suoi ideali: “è come se fosse paralizzato, si auto-convince che non sta facendo cose sbagliate, è come se costantemente entrasse e uscisse da situazioni più o meno moralmente accettabili”. Kelly Luegenbiehl, vice presidente per la produzione seriale europea, ha detto: ci siamo sorpresi noi stessi nel rilevare come “una storia così romana, così italiana sia stata apprezzata tanto nel mondo dagli Usa al Vietnam. Da quando è uscita Suburra 1 è costantemente nella Top 20 degli show più visti”.

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