Tanti difendono Claudio Baglioni dall’aggressione reazionaria per aver difeso i migranti, ma. Non mancano le voci del mondo dello spettacolo che criticano l’artista, tra tutti Tony Renis e Adriano Aragozzini.
Prima Tony Renis: “Claudio Baglioni è mio amico, ho grande stima di lui, però le affermazioni sui migranti sotto i riflettori del festival le avrei evitate. Così come al suo posto avrei ammesso di aver copiato dal mio Sanremo almeno tre idee: l’eliminazione dell’eliminazione, il rap in gara e la serata cover, che però ha copiato male, costringendo gli artisti a rendere cover i brani in gara”.
Ha poi aggiunto Adriano Aragozzini, che del festival è stato patron dal 1989 al 1991 e produttore esecutivo nel 1992 e 1993.
“Claudio Baglioni è un grande artista universale. Lui può avere qualsiasi idea politica ma quando tu hai un incarico importante come quello di direttore artistico su una tv pubblica non ti puoi permettere di fare dichiarazioni come quelle che lui ha fatto sui migranti e il governo. Fossi stato il suo manager gli avrei consigliato di evitare di sfruttare i riflettori del Festival, che è per antonomasia l’evento che unisce gli italiani, per dire la sua su un tema che divide l’Italia”.