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La Rai "accessibile": un percorso per non vedenti e non udenti nel museo di Torino

Presentate le iniziative per rendere accessibili a tutti le 14 teche: ci saranno tablet con un avatar che usa la lingua dei segni e un percorso per non vedenti con QR code

La Rai "accessibile": un percorso per non vedenti e non udenti nel museo di Torino
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9 Luglio 2018 - 16.13


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Una Rai accessibile anche per i non vedenti e non udenti. E’ l’obiettivo del nuovo percorso presentato oggi del Museo della Radio e della Televisione della Rai a Torino. Grazie alle nuove tecnologie, con un sistema di audio o video descrizione attivabile da smartphone e tablet grazie a una apposita app, sarà garantita a tutti la completa fruibilità delle 14 teche del museo oltre che dell’Auditorium Rai.
Il museo contiene preziose testimonianze sulla storia e sull’evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa dell’ultimo secolo, prima dell’avvento di internet. Ad aiutare i visitatori ci sarà un nuovo totem, posizionato all’ingresso, con una mappa tattile e tutte le indicazioni sul museo.
“Abbiamo dedicato questa giornata all’accessibilità – ha commentato Guido Rossi, direttore del Centro di produzione Rai di Torino – con un momento pubblico e uno di studio. Questo percorso ha due novità: i tablet con un avatar che usa la lingua dei segni e un percorso per non vedenti con QR Code”.
“Si tratta di novità straordinarie. Per i non udenti – ha spiegato Rossi – su ogni vetrina è presente un tablet con un avatar che utilizza la lingua dei segni, mentre per i non vedenti è disponibile un Qr code che permette di scaricare le descrizioni della vetrina e seguire un percorso guidato. Questo deve diventare un luogo aperto alla città, perché la Rai dimostri di essere un’azienda pubblica del territorio”.
Previsti 6 percorsi fra cui quello per portatori di impianto cocleare o acustico che permette di collegarli via Bluetooth allo smartphone per ricevere le informazioni direttamente al proprio apparecchio. Per quanto riguarda i non vedenti alcuni oggetti, reali o stampati in 3D, verranno messi al di fuori delle teche.
Il nuovo allestimento nasce anche grazie alla collaborazione con Ens, l’Ente nazionale sordi, Adv, Associaione disabili visivi, Uici, Unione italiana ciechi e ipovedenti, Apic, Associazione portatori impianto cocleare. Importante anche il contributo della Città della salute e della scienza, l’Università di Torino, il Politecnico e l’associazione Asphi.

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