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Brigliadori, la 'santona' che la Rai voleva far pagare a noi abbonati

Oltre le vergognose dichiarazioni contro Nadia Toffa, resta da capire come è possibile che la Tv di Stato immagini di coinvolgere una no vax, una donna contro la scienza in un programma pop

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21 Giugno 2018 - 16.49


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Resta da fare un’unica domanda ai capoccioni di Viale Mazzini? Ma come diavolo vi è venuto in mente di invitare Eleonora Brigliadori ad un programma per cui il pubblico paga perfino il canone? Come? Come si fa a dare credito a una signora che nega le terapie per la cura del cancro, che ha definito “criminale” il professor Veronesi, che è contro i vaccini, che è contro le analisi del sangue. Tra le sue perle ha detto: “farsi togliere il sangue equivale a privarsi di forze spirituali. Accettare questo modo di agire significa negare la saggezza della creazione, rinnegare Dio, e questo alla fine crea un cortocircuito delle forze vitali”.
Se non ci fossero state le vergognose dichiarazioni su Nadia Toffa questa “santona de noantri”, che ora si fa chiamare Aaron Nöel, sarebbe entrata nel cast di Pechino Express con un sostanzioso cachet pagato da noi polli. E questo perché illustrissimi dirigenti della Rai Tv? Per un punto di share? Per alzare canizza? Creare polemica in ogni modo? Una che ha detto e dice: “Oggi La prevenzione è un’arma subdola che serve solo a mettere terrore. La dipendenza psichica dagli esami clinici è un’attitudine malata. E chi negli ospedali firma il consenso informato fa un patto simile a quello fatto da Faust con Satana”.
Davvero complimenti per la scelta azzeccata. Come se non ci fosse già abbastanza disinformazione su temi cruciali come la salute e la cura.

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