A piangerlo soprattutto le mamme, quelle che non si perdevano una puntata dell’Eredità. Quelle che chiamavano i figli al cellulare per commentare la Ghigliottina. E se uno di noi rispondeva esattamente, ecco che partiva il predicozzo: “Ci devi andare da Frizzi, devi fare il concorrente, pensa che successo”. Per le mamme, le nonne d’Italia Frizzi era semplicemente Fabrizio. Lo hanno seguito per un’intera carriera: da Tandem a Scommettiamo che?. Un ex ragazzo con la faccia pulita, il sorriso largo, la risata contagiosa che le signore d’Italia, quelle che spesso in solitudine trascorrono le giornate davanti alla tv, avrebbero voluto come parente, perché ispirava simpatia. Metteva buonuomore. Faceva passare le ore della vecchiaia con garbo, quel garbo un po’ antico che si è perso tra strilli e polemiche.
E invece lui, Fabrizio appunto, sembrava uno di famiglia. Cordiale anche quando era tornato sul teleschermo, “un po’ dimagrito” – commentavano le mamme, preoccupatissime per quel malore che lo aveva allontanato dall’Eredità a ottobre. “Sta combattendo una battaglia per Stella e Carlotta”, spiegavano a noi figli le madri-fan di Frizzi, rendendoci edotti di un universo parallelo, facendoci entrare per qualche secondo nel mondo privato del conduttore, interrompendo il nostro costante, ansioso da fare per raccontarci la vita di un signore che a sua volta entrava nelle case dei nostri genitori in punta di piedi. Ogni mamma, ogni nonna, ogni anziano papà oggi piangono sinceramente Fabrizio che ha tenuto loro compagnia mentre preparavano la cena, ha strappato loro un sorriso, ha insegnato qualche piccola nozione. Vi paresse poco. Gloria a Fabrizio Frizzi che si è fatto volere così bene.
Dan. Am.