"Will e Grace" perde il pelo ma non il vizio: gender e progressista, non va d'accordo con Trump | Giornale dello Spettacolo
Top

"Will e Grace" perde il pelo ma non il vizio: gender e progressista, non va d'accordo con Trump

La scorsa notte negli Usa, infatti, è andata in onda la prima puntata della nuova stagione di 'Will&Grace', dopo 11 anni di assenza.

"Will e Grace" perde il pelo ma non il vizio: gender e progressista, non va d'accordo con Trump
Preroll

GdS Modifica articolo

2 Ottobre 2017 - 08.07


ATF

L’atteso ritorno di Will e Grace si è infine realizzato, e non ha lasciato gli spettatori delusi. La serie non ha infatti perso quel suo spirito ‘brioso’ e decisamente ‘anticonformista’ che lo caratterizzava fin dalle sue prime puntate: anzi, la nona stagione si fa ancora più gender, e si schiera contro la visione americana di Trump.

La scorsa notte negli Usa, infatti, e in contemporanea su Joi in Italia, il canale di Premium, è andata in onda la prima puntata della nuova stagione di ‘Will&Grace’, sit-comedy di culto che ha segnato il costume americano sdoganando definitivamente l’omosessualità nel mainstream. Dopo 11 anni di assenza i fan di ‘Will&Grace’ (51 premi, 16 Emmy Awards, 192 nomination, la serie più vista negli Usa dal 2001 al 2005) potranno rivedere i loro beniamini – Erick McCormack, Debra Messing, Sean Hayes e Megan Mullally – dal 13 ottobre alle 21.15, su Joi, per 16 puntate. “E altre 13 sono previste nel 2018 – ha spiegato a Milano Marco Costa, direttore Reti tematiche di Mediaset – probabilmente sempre al venerdì sera”.

La 9/a stagione parte con un punto fermo: “Un presidente che tormenta i pensieri di Will e Grace, rallegra quelli di Karen e lascia indifferente Jack”.

Native

Articoli correlati