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40 anni di Rocky Horror, arriva in tv il reboot del musical cult

Si festeggiano così i 40 anni dalla prima distribuzione cinematografica dell'eterno cult

40 anni di Rocky Horror, arriva in tv il reboot del musical cult
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20 Settembre 2016 - 10.14


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Sono trascorsi 40 anni dalla prima uscita cinematografica dei Rocky Horror firmato da Jim Sharman. Il musical è diventato un cult con generazioni di giovani che conoscono a memoria ogni singola scena del film.

Il 20 ottobre andrà in onda su Fox, negli Stati Uniti, una nuova versione di due ore. Il nuovo film tv vedrà la presenza nel cast di Laverne Cox, famosa per ‘Orange is the new black’, di Staz Nair, nel cast di Games of thrones, e di Tim Curry, il Frank-n-Furter della versione cinematografica, che questa volta vestirà i panni del narratore criminologo Everett Scott. A dirigerlo sarà Kenny Ortega sulla sceneggiatura originale di Richard O’Brien e Jim Sharman, segue la storia di Janet (allora Susan Sarandon, adesso Victoria Justice) e Brad (allora Barry Bostwick, qui Ryan McCartan) che capitano in una notte buia e tempestosa nella bizzarra locanda degli orrori del Dr. Frank-n-Furter (Laverne Cox, famosa per Orange is the new black, la prima transgender di colore ad avere un ruolo di protagonista in una serie televisiva di prime time). Uno scienziato folle, sessualmente ambiguo/a indice un congresso in Transilvania per celebrare la nascita di Rocky, creatura ipermuscolosa (Staz Nair di Game of Thrones) disegnata e prodotta a uso esclusivo dei desideri di Frank. Tim Curry, l’originale Frank-N-Furter, torna nei panni del Dr. Everett Scott, il narratore criminologo di questo “nuovo evento”.

Kenny Ortega intervistato da Repubblica.it ha raccontato come ha affrontato l’idea dell’originale Rocky Horror: la partecipazione del pubblico nel primo film di fatto “interattivo”. “Un’idea presente fin dal principio, non c’è dubbio”, risponde il regista. “Abbiamo cominciato pensando proprio a cosa avremmo voluto celebrare insieme ai fan con questo ritorno, con l’intento di sollevare il cast dall’onere di mettersi in panni celeberrimi, una responsabilità troppo grande fatta di legioni di fan, 40 anni di proiezioni ininterrotte, moda del travestimento festoso e corale… tutto ciò doveva necessariamente collegarsi a quel culto nella nostra rivisitazione. Allora che abbiamo fatto? Abbiamo rincarato la dose: se vuoi divertirti e creare qualcosa di nuovo, pur nel solco della tradizione, devi saper rischiare”.

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