Riapre Telecittà a San Giusto Canavese per Sacrificio d'amore | Giornale dello Spettacolo
Top

Riapre Telecittà a San Giusto Canavese per Sacrificio d'amore

Per ogni puntata il casting di “Sacrificio d’Amore” coinvolgerà oltre cento tra figuranti e comparse, per un totale di circa 2.500 persone.

Riapre Telecittà a San Giusto Canavese per Sacrificio d'amore
Preroll

GdS Modifica articolo

23 Giugno 2016 - 11.17


ATF

Grazie all’impegno congiunto di Mediaset, Endemol Shine Italy e della Film Commission Torino Piemonte, che può contare nel 2016 su un maggiore contributo da parte della Regione Piemonte, proprio per sostenere la realtà sempre più importante della serialità televisiva, con la lunga serie “Sacrificio d’amore” hanno riaperto gli Studi di Telecittà, il polo produttivo di San Giusto Canavese, dove lavorano per la nuova serie Mediaset più di 100 persone tra staff tecnico e artistico, la maggior parte appartenenti al territorio, e il numero aumenta se si considerano anche i professionisti e tutto l’indotto.

Per ogni puntata il casting di “Sacrificio d’Amore” coinvolgerà oltre cento tra figuranti e comparse, per un totale di circa 2.500 persone, una ricerca appassionante di volti nuovi che non tradiscano le caratteristiche proprie dell’epoca nella quale si svolge la serie, mentre lo scenografo Maurizio Kovacs ha minuziosamente ricostruito nei 1.700 metri quadrati degli studios tutte le ambientazioni interne, una splendida villa, un ospedale, le case dei protagonisti, un laboratorio. I set sono stati tutti realizzati nella falegnameria all’interno del polo produttivo.

Tantissime poi le location in esterni che accoglieranno le riprese di questa nuova serie, in primis la città di Torino, il chiostro dell’Università degli Studi, le vie e la Piazza del Comune di Agliè e il suo favoloso castello, il Comune di Mazzè, sul lago di Candia, il Castello di Mercenasco e il Castello dei Conti di Biandrate, fino agli alpeggi di Carema.

«Nella pianificazione delle azioni di sostegno alla produzione cinematografica, tema su cui la Regione Piemonte è in prima linea attraverso l’attività condotta con la Film Commission – spiega Antonella Parigi, Assessore Regionale alla Cultura e al Turismo – uno degli obiettivi strategici, che nei mesi scorsi avevo affidato alla struttura, era il rilancio della fiction e la valorizzazione di esperienze e professionalità costruite negli anni in tale comparto. Oggi è con estremo piacere che sono qui a celebrare il conseguimento del risultato atteso, a cui hanno contribuito sia l’apposito stanziamento regionale destinato al progetto, sia il lavoro di squadra compiuto fra i vari interlocutori coinvolti, istituzionali e privati. Un traguardo importante a cui, sono certa, potranno seguirne altri altrettanto prestigiosi, in un settore di estremo valore perché capace di generare un’ampia ricaduta economica e occupazionale».

Grande soddisfazione esprime anche Paolo Damilano, presidente della Film Commission Torino Piemonte: «La Film Commission, insieme alla Regione Piemonte, ha sempre puntato alla riapertura di Telecittà, un patrimonio in termini di spazi e professionalità che non poteva andare sprecato. Fin dalla conclusione delle riprese di “Centovetrine”, che si realizzava appunto a Telecittà, la Film Commission ha manifestato l’intenzione e la volontà di rendere nuovamente produttivi quegli Studi. E grazie al coinvolgimento di Mediaset, Endemol Shine Italy e di Daniele Carnacina con “Sacrificio d’amore” questo è stato possibile».
“Sacrificio d’amore” rappresenta un nuovo e importante impegno produttivo per Mediaset: una serie in costume per Canale 5 in 22 puntate da 80 minuti, ambientata a Carrara, ma girata quasi completamente in Piemonte, creata da Daniele Carnacina e realizzata da Endemol Shine Italy.

Massimo Del Frate, Direttore Fiction Endemol Shine Italy: «Endemol Shine Italy, anche nei momenti di peggior crisi del sistema produttivo italiano, non ha mai rinunciato a investire sul territorio e sulle maestranze italiane e, ad esempio, non ha mai delocalizzato su una produzione all’estero anche se apparentemente poteva sembrare più economico. È quindi nel nostro DNA investire sul nostro territorio e sulle nostre professionalità. Siamo partiti dal nord, con un grosso investimento inizialmente a Torino dove abbiamo avviato, nel 2000, il centro di produzione nel Canavese per la lunga serialità, nel corso della quale è stata svolta una costante attività di formazione, inserendo stagisti che hanno avuto la possibilità di crescere professionalmente e che oggi, con la riapertura degli studi lavorano in “Sacrificio d’amore”. Abbiamo sempre puntato su storie fortemente italiane ambientate nel territorio. Ne cito alcune, partendo dal nord, da Torino, “Provaci ancora Prof”, poi siamo arrivati a Trieste con “Un amore, una vendetta”, “Tre rose di Eva” ambientata in Toscana, “Solo per Amore” nel Lazio e, con Vanessa Incontrada, siamo sbarcati sull’isola di Ponza dove abbiamo girato “Un’altra vita” . Sull’onda di questa esperienza abbiamo deciso di investire ancora di più nel territorio italiano, siamo approdati con la nostra penultima produzione in Basilicata, a Matera, e da poco nelle Marche con ben due produzioni: la prima è “Rimbocchiamoci le maniche” con Sabrina Ferilli e, da poco con la fiction “Scomparsa” a San Benedetto del Tronto».
«Mediaset intende rilanciare il grande melò, calato nel racconto storico, che possa illuminare la prima serata di Canale 5» dichiara Antonino Antonucci Ferrara, direttore Fiction Mediaset, che continua «È stata messa in campo una imponente macchina progettuale e produttiva che già ci ha dato tante soddisfazioni e che una volta di più valorizzerà risorse e talento per affrontare questa nuova sfida».

“Sacrificio d’amore” aprirà lo scenario su un periodo storico straordinario, ricco di fermenti sociali e culturali che, dal 1913, ultimo anno della Belle Epoque, attraverso l’inferno della Prima Guerra Mondiale, farà da sfondo alle vicende dei nostri protagonisti che vivranno le loro passioni con una potenza dirompente, come l’epicità di quel periodo.

Sarà l’attore Francesco Arca (“Le Tre Rose di Eva”, “Allacciate le cinture”) ad interpretare Brando, un giovane cavatore pronto a battersi per i diritti dei lavoratori e per la donna che ama, Francesca Valtorta (“Squadra Antimafia”, “R.I.S. Roma” “Immaturi 2”) nel ruolo di Silvia, infermiera volontaria, dolce e altruista. Giorgio Lupano (“Non è stato mio figlio”, “Hannibal” “Paura d’amare”) interpreterà Corrado, marito di lei nonché ingegnere minerario e proprietario della cava di Colonnata

Direttore della fotografia è Claudio Bellero mentre la regia è curata da un pool di registi: Giovanni Barbaro, Alessandro Capone, Marco Maccaferri Fabrizio Portalupi, Michele Rovini unitamente al Direttore Artistico della serie Daniele Carnacina. La colonna sonora è realizzata da Massimiliano Pani e Franco Serafini. Gli splendidi costumi sono di Rosanna Monti e realizzati dallo storico laboratorio romano Annamode.

Native

Articoli correlati