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No alle pubblicità con bimbi sotto i 10 anni: la proposta del M5s

La proposta di legge dei grillini su pubblicità e minori: cambiare la regolamentazione della trasmissione dei messaggi pubblicitari nei programmi tv dedicati ai bambini.

No alle pubblicità con bimbi sotto i 10 anni: la proposta del M5s
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17 Febbraio 2016 - 19.27


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I bambini sotto i 10 anni non dovrebbero apparire in pubblicità televisive. La pensa così Roberto Fico, parlamentare M5s e presidente della Commissione Vigilanza Rai: “Il nostro obiettivo è distruggere il binomio bambino-consumatore, proprio perché i più piccoli hanno il diritto di crescere in un’infanzia felice e serena, dove viene tutelata a pieno la loro integrità psichica, fisica e morale, cosa che con il bombardamento di spot non può avvenire”. Lo ha dichiarato illustrando alla stampa i dettagli della proposta di legge del partito, su pubblicità e minori, che intende cambiare la regolamentazione della trasmissione dei messaggi pubblicitari nei programmi tv dedicati ai bambini.

Ha detto il grillino: “La televisione è un mezzo che può sviluppare il senso critico dei bambini, trasferire delle opportunità di accrescimento culturale ma il rapporto tra i minori e la tv deve essere normato in un modo migliore – ha aggiunto Fico – Dal primo maggio 2016, con il lavoro che abbiamo fatto in Commissione di Vigilanza, la pubblicità su Rai Yoyo sarà completamente vietata, un grande passo avanti per la televisione pubblica che vorremmo estendere a tutte le altre tv. Ci siamo, quindi, spinti oltre e abbiamo creato questa proposta di legge”.

“In questa legge – ha spiegato l’esponente pentastellato – prevediamo l’assoluto divieto della pubblicità nei programmi per bambini fino ai 10 anni, all’interno dei quali non si potranno più mandare in onda spot né prima, né durante, né dopo. E’ un divieto assoluto. Il divieto di trasmissione viene esteso anche alle pubblicità in cui sono presenti i minori fino ai 13 anni”.

“L’attuale situazione normativa in Italia è troppo debole e andiamo a sostituire la parte del testo unico che tratta questi argomenti. Per fare questo abbiamo utilizzato la tecnica della ‘novellazione’ – ha spiegato ancora Fico – invece di fare un nuovo disegno di legge, sostituiamo la parte del testo unico con due articoli di sostituzione”.

“Un modo giusto e razionale di procedere anche nella semplificazione del processo legislativo. In Commissione di Vigilanza erano tutti d’accordo sull’abolizione della pubblicità e proporremo la legge anche in Parlamento perché crediamo che la tutela dei minori sia un fondamento importante della nostra società”, ha sottolineato il parlamentare.

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