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Un Sanremo che sa vestire, ma non sa indossare

Dopo la prima serata della 66esima edizione di Sanremo, una riflessione sullo stile, gli outfit e la capacità di stare sul palco dell'Ariston

Un Sanremo che sa vestire, ma non sa indossare
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10 Febbraio 2016 - 16.51


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di Francesca Vennarucci
[url”@Fra_Venna”]http://www.lichtmagazine.com/Look_at[/url]

Il day after sanremese è sempre affascinante. Non mancano le solite polemiche e lamentele per chi vorrebbe uno spettacolo rinnovato e il giudizio sulle canzoni è provvisorio perché, si sa, il beneficio del dubbio si lascia sempre fino al secondo ascolto.

Fortunatamente i brani hanno la possibilità di un ripescaggio ma purtroppo la stessa regola non vale per gli outfit proposti dagli ospiti e i cantanti in gara, della serie: se sono piaciuti bene, altrimenti dal social sfottò non li salva nessuno. Come i commenti per l’abbronzatura eccessiva di Gabriel Garko e Carlo Conti.

Non si può iniziare un articolo che parla degli abiti della prima serata di Sanremo senza nominare subito Arisa e Deborah Iurato alle quali sarebbe stato il caso di chiedere: “Ma perché??”. La prima dimenticati gli occhialoni fashion di Harry Potter, ha deciso di sfoggiare uno stile da alcuni giudicato “aggressivo”, ma ad un occhio meno politically correct ha ricordato di più l’immancabile momento della vita di ognuno in cui si sta per entrare in doccia ma suona il postino e bisogna indossare la prima cosa che capita. Effetto totalmente opposto alla vista della Iurato: la ex di Amici ha voluto puntare ad uno stile da Opera che poteva anche essere interessante, in particolare per la scelta del colore, ma sarebbe stato meglio scegliere un abito che risaltasse le sue forme… o si era dimenticata che la tv ti regala sempre 4 cm? E poi perché Caccamo aveva quella camicia?

Se c’è poco da dire sulle scelte dell’attrice Madalina Ghenea che ha portato un tocco glamour sul palco, alla versione Ferilli di Virginia Raffaele che con il cambio abito ha dato eleganza al finale (eterno) della serata, da ridire c’è su Laura Pausini e il suo abito firmato da Stefano de Lelli. A lasciare perplessi sono stati due fattori. Dov’è finito l’abito rosso che i quotidiani ci avevano venduto in esclusiva nel pomeriggio? Secondo: l’attenzione è andata inevitabilmente sullo spacco che la cantante ha voluto evidenziare più volte durante l’esibizione, come se già in passato non ci avesse fatto vedere tutto quello che non avremmo voluto.

Mentre ci chiedevamo che fine avesse fatto Vessicchio, abbiamo notato anche l’abbigliamento rock di Enrico Ruggieri e quello impeccabile di Elton John che ha voluto ribadire, grazie agli stemmi della corona sulle sue maniche, il suo essere baronetto. Dando così uno schiaffo morale a tutti come a dire: se la regina mi ha voluto a corte, chi siete voi per non volermi a Sanremo? E come ringraziamento gli è stato dato un mazzo di cavolfiori, facendo dimenticare a tutti che erano nella città dei fiori!

Intanto il web continua a fare tutta l’ironia che vuole, ma i completi firmati Battistoni di Garko erano impeccabili risaltando la fisicità del sex symbol (quante volte gli è stato detto in questi giorni?). E se avete giudicato il suo modo di fare impacciato e rigido, di certo non si può dare la colpa allo stilista, l’emozione sarebbe stata tangibile anche in tenuta da casa (vedi Arisa). Elegante Carlo Conti in quasi tutti i suoi outfit, anche se la scelta del total black per camicia e cravatta, stile che in molti hanno sfoggiato nel tempo a Sanremo, su di lui, così abbronzato, forse non è adatto.

Dei Blue Vertigo ricordiamo poco dell’outfit; c’è da ringraziare Morgan che ha cantato nonostante l’influenza che lo ha reso afono, diciamo così, e molto audace invece la scelta di Noemi che ha puntato al nero con una scollatura vertiginosa ma adatta al suo fisico.

Aspettando la seconda serata possiamo affermare che la volontà era di proporre una tv nostalgia, non solo proporre i brani delle edizioni passate, ma anche con outfit eleganti privi di eccessi e volgarità. Se grazie alle canzoni e agli ospiti l’obiettivo è stato centrato facendo breccia nel sentimentalismo dei telespettatori, forse i look non hanno raggiunto il loro scopo ma non sempre per scelte sbagliate, probabilmente per il modo in cui alcuni abiti sono stati indossati, come se non ci si ricordasse più come muoversi a proprio agio davanti alle telecamere con stile.

Chissà come andrà stasera, a domani per i commenti!

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