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Dopo il carcere, Vanna Marchi alla riscossa: voglio tornare in tv

E' tornata libera la nota venditrice televisiva, condannata per associazione a delinquere, truffa e bancarotta fraudolenta.

Dopo il carcere, Vanna Marchi alla riscossa: voglio tornare in tv
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3 Novembre 2015 - 10.16


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Vanna Marchi, 73 anni, ha finito di scontare la pena. Il magistrato di Sorveglianza di Milano ha accolto l’istanza dei legali per la libertà anticipata. Ora non è escluso che torni in tv.

Era stata condannata a 9 anni e mezzo per associazione a delinquere, a 2 anni e mezzo per truffa e a 4 anni e mezzo per bancarotta fraudolenta, ma ebbe diversi sconti di pena. Tra la semi-libertà, l’accoglimento da parte della Cassazione dell’istanza di continuazione della pena, e l’indulto, la condanna effettiva fu a 4 anni e mezzo, a partire dal 5 marzo 2009.

Per lei ci fu però un anno di sospensione, ottenuta per assistere la figlia Stefania durante una malattia. Dal 2013, Vanna Marchi era in affidamento in prova ai servizi sociali e lavorava al bar ‘La Malmaison’ di via Torriani a Milano, di proprietà dell’allora compagno della figlia Stefania Nobile.

“Il pentimento della mia cliente è nei fatti – ha raccontato l’avvocato difensore Liborio Cattaliotti – e lo dimostrano le decisioni dei giudici che le hanno concesso le misure alternative, che si decidono appunto non solo per la condotta ma anche se il reo dimostra di essere pentito. Prima di venerdì fremeva, poi quando ha ricevuto la notifica era quasi incredula di poter tornare ad essere libera”. “Per tutti questi anni ha avuto l’interdizione legale, non poteva neanche comprare una borsetta o firmare un contratto, né votare” ricorda l’avvocato, spiegando che l’ex conduttrice, in questo periodo, “ha anche fatto del volontariato”.

Vanna Marchi potrebbe tornare in televisione. “Sicuramente non farà televendite, sarebbe del tutto sconveniente – ha detto l’avvocato – ed io l’ho ampiamente ammonita su questo, ma se la conosco non le dispiacerebbe affatto tornare in televisione, a patto che non si tratti di qualcosa legato al commercio o alle vendite”. Complessivamente Vanna Marchi è stata condannata a risarcire 2,2 milioni di euro alle sue vittime. L’accusa aveva chiesto risarcimenti per 45 milioni di euro e parte dei procedimenti sono ancora in corso.

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