“Sto lavorando a una serie tv dal titolo ‘Suspiria de profundis’ tratto dal libro di Thomas de Quincey, del 1830, a cui mi ispirai per alcune storie del mio film del 1997. E’ una serie tv di 12 puntate ambientata a Londra nel 1840. Può sembrare paradossale ma si è più liberi in tv che nel cinema, ci sono meno censure”. Lo ha annunciato il regista Dario Argento, che ieri sera ha ricevuto il Premio Fiesole ai Maestri del cinema, conferito dal Gruppo toscano del Sindacato nazionale critici cinematografici italiani sul palco del Teatro Romano di Fiesole (Firenze), nell’ambito della 68/ma Estate Fiesolana.
“Firenze mi ha portato fortuna – ha raccontato Argento – una volta sono venuto con mio padre per la prima di uno dei miei film, al cinema Capitol, e avevo paura che non ci fosse nessuno invece la sala era piena di gente”.
Argento ha incontrato il pubblico nell’ambito di una tavola rotonda raccontando aneddoti e curiosità. ”Profondo Rosso – ha detto riguardo al suo capolavoro di 40 anni fa – è stata una svolta perchè pensai di pescare nelle mie profondità e nelle metà oscure, non di raccontare semplicemente una storia gialla ma qualcosa di più forte”. Alla tavola rotonda hanno partecipato Marta Gastini (attrice in Dracula 3D), Francesco Bianconi (cantante dei Baustelle e autore del romanzo La resurrezione della carne) e Claudio Simonetti (dei Goblin).
Il Premio Fiesole ai Maestri del cinema è un riconoscimento “a cui tengo – ha spiegato Argento – anche perchè la critica italiana non l’ho mai sentita troppo vicina anche se recentemente posso dire di essere quasi in sintonia. Quella straniera invece mi è stata sempre vicina”.
Scherzosamente, poi, alla domanda se ha mai avuto tentazione di fare una commedia briosa, Argento ha risposto “no”.
