Maurizio Crozza ha aperto come di consueto il programma di “diMartedì”, condotto da Giovanni Floris in onda su La7, commentando in modo ironico i fatti della settimana politica. Il comico genovese si è presentato in video imitando Matteo Renzi, mentre colora un disegno raffigurante il leader Fiom Maurizio Landini: “Signori miei, è sua la colpa di tutto. Se non ci fosse Landini avrei già finito le riforme, cancellato il debito e avrei anche dieci chili in meno. Landini e Camusso pensano agli operai e agli industriali, chi ci pensa?”, ha assicurato il finto premier. Crozza ha quindi ricordato a Renzi di essere il leader di un partito di sinistra e ha osservato: “Il segretario Pd ha paura di Camusso e Landini? È come se Superman avesse paura di dormire senza la lucina accesa. Renzi ha detto che non è un uomo solo al comando. Certo, bella scoperta. Sono almeno in due. Finché regge il patto con Berlusconi, la maggioranza c’è. Peccato che il mediatore sia Verdini. Renzi, Berlusconi e Verdini: Pd, P2 e P3“.
Il comico ha poi sottolineato: “Sono finiti i tempi della trattativa Stato-mafia. La mafia ormai non riesce a stare al passo dello Stato“. Prima di lasciare spazio al talk politico, Crozza ha vestito ancora una volta i panni del suo politico preferito, Pierluigi Bersani, immaginandolo alla cena organizzata da Renzi con i compagni Dolce & Gabbana e i trotzkisti di Moncler: “Porco boia, ragazzi, per vedere Renzi adesso ci devo dare pure 1000 Euro. Almeno prima mi coglionava… ma era gratis. Prima il Pd si finanziava coi lavoratori che si facevano un culo così a vendere lo gnocco fritto, ora c’è Renzi che organizza cene con imprenditori, dove di fritto ci resta solo il Paese. Oh, ragazzi, quando il serpente cambia la muta non è che poi ne prende una loquace. Non è che il contadino analfabeta si firma X Factor. Il pesce sega quando si fidanza mica smette“.
