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Il Codacons denuncia Live Nation dopo il servizio delle Iene

Il Codacons: se si arriverà all'apertura di un procedimento penale, tutti coloro che hanno acquistato biglietti a prezzi maggiorati potranno agire per il risarcimento

Il Codacons denuncia Live Nation dopo il servizio delle Iene
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10 Novembre 2016 - 11.30


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Dopo il servizio de “Le Iene”, che ha fatto luce sul bagarinaggio online, il Codacons ha deciso di presentare una nuova denuncia alla Procura della Repubblica di Milano – che già indaga sul fenomeno – stavolta contro la società organizzatrice di eventi [url”Live Nation Italia”]http://www.livenation.it/news[/url]. “Chiediamo alla magistratura di porre sotto sequestro il servizio trasmesso martedì scorso da “Le Iene”, nel quale l’AD di Live Nation Italia avrebbe ammesso l’esistenza di un rapporto commerciale tra la società e le piattaforme di secondary ticketing che vendono biglietti a prezzi astronomici – dice il presidente Codacons – Un passo necessario per aprire indagini nei confronti di Live Nation, alla luce dei possibili reati di truffa aggravata e aggiotaggio, qualora siano ravvisabili illeciti a danno degli utenti. E se si arriverà all’apertura di un procedimento penale, tutti coloro che hanno acquistato biglietti di concerti sui secondary ticketing a prezzi maggiorati potranno agire per il risarcimento dei danni subiti”.

[url”Guarda il servizio delle Iene”]http://www.iene.mediaset.it/puntate/2016/11/09/viviani-de-devitiis-come-funziona-davvero-il-business-dei-biglietti_10584.shtml[/url]

Intanto Giamaica management, la società che si occupa dei contratti di Vasco Rossi, comunica di avere attualmente sospeso ogni rapporto commerciale con Live Nation.
Lo si legge in un post firmato dalla stessa società e pubblicato sulla pagina facebook di Vasco Rossi. “Dopo aver appreso dal servizio televisivo de Le Iene di un possibile coinvolgimento di Live Nation nella rivendita “secondaria” di biglietti per i concerti in Italia – si legge nella pagina ufficiale dell’artista – Giamaica management comunica di avere attualmente sospeso ogni rapporto commerciale con Live Nation e si riserva di agire per vie legali essendo totalmente estranea a quanto emerso dal servizio giornalistico. Giamaica ritiene che l’attività di secondary ticketing, altamente speculativa, è da tempo riconosciuta come dannosa non solo per il pubblico ma anche per gli artisti che a loro insaputa e loro malgrado si ritrovano per errore coinvolti”.

L’indignazione di Tiziano Ferro -“Sono sconcertato, amareggiato e fortemente indignato a causa dei recenti avvenimenti che coinvolgono Live Nation Italia. Vorrei concedermi alla rabbia e all’istinto del momento ma la verità è che non posso. La mia priorità sono le circa 150.000 persone che hanno già deciso di esserci durante il mio prossimo tour”. Lo rende noto Tiziano Ferro, dopo il servizio delle Iene che avrebbe rilevato il coinvolgimento di Live Nation, organizzatrice di eventi e concerti, nel secondary ticketing.
“Mi è stato assicurato e garantito che Live Nation non ha mai, oggi come in passato, immesso miei biglietti sul mercato secondario – ha aggiunto il cantante di Latina -. Detto ciò prendo le dovute distanze da chi ha sbagliato, per loro ci saranno di certo conseguenze ma adesso ho solo una priorità: questo tour e i miei fan. Non possiamo fermarci, nonostante tutta la bruttezza che ci sta investendo”.

Il fondatore di Barley Arts Promotion, Claudio Trotta, prende carta e penna e scrive ad Assomusica dopo il servizio delle Iene che ha scatenato un piccolo terremoto tra le società che organizzano concerti e grandi eventi e che vedrebbe, secondo l’inchiesta del programma tv, Live Nation coinvolta nella rivendita “secondaria” di biglietti.
“Sto verificando insieme ai miei legali – scrive Trotta – se esistano i presupposti per una azione giudiziale collettiva da parte di Assomusica e/o degli Associati che reputino di volerla sottoscrivere e di altre componenti della Filiera della Musica dal Vivo nei confronti di Live Nation per gravi danni di immagine e di credibilità a tutta la categoria”. Ma il promoter va avanti: “Sto verificando con i miei legali i termini di una causa per Concorrenza Sleale da parte di Live Nation nei confronti di quei produttori e promoter che non adeguandosi alle pratiche emerse dalle dichiarazioni dispongono ovviamente di risorse inferiori” inoltre “Reputo che il Presidente ed il Consiglio Direttivo di Assomusica a prescindere dalle procedure di routine che coinvolgono il Collegio dei Probiviri, debbano immediatamente prendere posizione chiara dissociandosi da quanto emerso e dichiarandosi contro queste pratiche cancerogene che sono dannose per i nostri consumatori, i nostri lavoratori ed i nostri artisti”.
Se non verranno presi provvedimenti “logici e conseguenti”, Trotta è pronto a lasciare l’Associazione.

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