Cinema d’autore, animazione, eventi e una forte componente di cinema italiano è il menu di Lucky Red per il 2016. Ne parliamo con il Presidente e fondatore della Società, nonché Presidente dell’Unione Distributori Andrea Occhipinti.
Come si presenta il listino della prossima stagione, a cominciare dai titoli in uscita natalizia?
Primo film in uscita il 23 dicembre è Franny con Richard Gere, un film inusuale, lo definirei un thriller privato, con questo affascinante e misterioso personaggio che nasconde un segreto nel suo passato. Proseguiamo il 1 gennaio con Il piccolo Principe, presentato al Festival di Cannes ed alla Festa del Cinema di Roma, tratto da uno dei libri più venduti nel mondo. Mark Osborne, regista di Kung Fu Panda, lo ha inserito in una cornice moderna, dove un vecchio aviatore racconta ad una bambina la storia del piccolo principe. Le due vicende si sviluppano parallelamente, la prima realizzata in animazione tridimensionale, mentre la seconda in stop-motion. Un film all’altezza del libro, con un supercast di voci che va da Servillo, Cortellesi, Siani, Gassman, Accorsi, Ramazzotti. Esce invece il 5 gennaio, alla vigilia dei Golden Globes e degli Oscar, di cui confidiamo sarà uno dei maggiori protagonisti, Carol di Todd Haynes, con Cate Blanchett e Rooney Mara, migliore attrice al Festival di Cannes, una struggente storia d’amore tra una donna sposata ed una giovane ragazza nell’America conservatrice degli anni 50. Il 14 gennaio abbiamo Heidi in live action, un family di produzione tedesca, tratto dalla popolarissima serie televisiva. Dopodiché il 25-26-27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria presentiamo l’ evento The Eichmann Show, cui seguirà l’animazione giapponese Doraemon: Nobita e gli eroi dello spazio, che segue il successo dei due precedenti episodi tratti dal celebre manga. A proposito di Giappone il 9-10 febbraio presentiamo l’ evento Studio Ghibli La ricompensa del gatto.
L’ 11 febbraio ancora Cate Blanchett questa volta accanto a Robert Redford con Truth, il film che ha aperto la festa del Cinema di Roma, un thriller politico che racconta un episodio di lotta dei media con il potere, quando alla vigilia delle elezioni presidenziali un famoso giornalista televisivo lanciò l’ipotesi di un presunto imboscamento del candidato George W. Bush all’epoca della guerra del Vietnam. L’altra scoperta della Festa del Cinema di Roma è Lo chiamavano Jeeg Robot dell’esordiente Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria e Luca Marinelli, un film che coniuga felicemente il genere supereroico americano con la realtà italiana. Uscirà invece il 3 marzo Max Steel, un live action con al centro un altro supereroe ma questa volta targato Mattel. Seguirà un altro appuntamento con l’animazione giapponese con l’evento di due giorni di The boy and the Beast di Mamoru Hosoda. Poi il 24 marzo La foresta dei fantasmi di Gus Van Sant con Matthew McConaughey e Naomi Watts anche questo presentato in concorso a Cannes, dove il ricordo di una donna riesce a salvare un uomo che ha intenti nefasti. Poi ad aprile Il Bacio di Ivan Cotroneo che racconta la storia di tre ragazzini piuttosto sfigati che frequentano lo stesso liceo e che finiscono per diventare amici, vivendo una stagione di allegria e di complicità grazie proprio al loro essere emarginati. Infine il 20 maggio in day & date uscirà The nice guys di Shane Black, con Russell Crowe e Ryan Goslin nei panni di due investigatori alle prese con il presunto suicidio di una pornodiva nella Los Angeles degli anni 70. Ci saranno poi altri film che usciranno a giugno, ma li annunceremo più avanti.
Qual è la sua valutazione sul 2015, in particolare sul segmento del cinema di qualità?Complessivamente il mercato ha confermato una buona stabilità caratterizzata però da una polarizzazione del pubblico sui grandi film-evento, l’animazione in particolare, a svantaggio del prodotto medio. Quest’ultimo è quello più debole rispetto alle molte altre possibilità di intrattenimento sempre più popolari presso il pubblico giovane. Anche il cinema di qualità ha sofferto, ci sono stati meno film, molti venuti dai festival, ma in generale non sono riusciti ad ottenere grandi risultati. L’estate è andata piuttosto bene, ad eccezione dei film d’autore e del cinema italiano che come in passato hanno evitato il periodo estivo, confermando il punto debole del nostro sistema distributivo. La nota positiva dell’autunno è stata la manifestazione di Cinemadays che è stata un successo ma che continuerà ad avere senso se rimane isolata ai due eventi che abbiamo intenzione di ripetere il prossimo anno, uno in primavera e l’altro in autunno.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero 7 dell’edizione cartacea del Giornale dello Spettacolo. Per leggerlo [url”CLICCA QUI”]http://goo.gl/xsgC7E[/url]