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Addio al circo Barnum: l'ultimo spettacolo dopo 146 anni di successo

Il mondo «perde una delle sue meraviglie», si è rammaricato Jonhathan Lee Everson, l'ultimo erede degli storici "ringmaster"

Addio al circo Barnum: l'ultimo spettacolo dopo 146 anni di successo
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22 Maggio 2017 - 19.08


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Un ultimo spettacolo con tanta commozione e tristezza: un pezzo di storia americana, tra nani, donne cannone, ballerine, giocolieri, illusionisti, fenomeni da baraccone e poi gli animali esotici che per 146 anni hanno fatto sognare grandi e bambini: il Ringling Bros. and Barnum & Bailey Circus ha chiuso i battenti dopo esser diventato un anacronismo nel mondo dell’entertainment, da anni vittima designata del successo di Internet, dei videogiochi, ma anche delle delle campagne degli animalisti.

A dare al circo il colpo di grazia era stato l’anno scorso, dopo una serie di battaglie legali con la Peta, il pensionamento della troupe di elefanti, spediti a finire i propri giorni in una riserva della Florida.

Tra gli spettatori del Nassau Coliseum – nessun tendone per l’ultimo valzer del grande circo – Autumn Luciano, arrivata per l’occasione dal Michigan, ha evocato «il funerale» dello spettacolo che fin da bambina le ha fatto sognare l’impossibile «e immaginare che gli esseri umani potessero osare di tutto, ogni follia». Il mondo «perde una delle sue meraviglie», si è rammaricato Jonhathan Lee Everson, l’ultimo erede degli storici “ringmaster” che alla fine dell’Ottocento fecero la fortuna del circo, chiudendo la

performance a cui hanno assistito anche migliaia di spettatori virtuali su Facebook.

Ringling Bros. and Barnum & Bailey aveva esordito nel 1871 come P.T. Barnum Grand Traveling Museum, Menagerie, Caravan and Hippodrome. La società israeliana Feld Entertainment l’aveva rilevato nel 1967 quando la fine dell’avventura era ormai alle porte.

L’anno scorso, quando l’addio agli elefanti aveva fatto crollare le vendite, il circo con le sue 500 persone, 100 animali e treni chilometrici erano diventati un triste relitto del passato. Con il pesante trucco sul volto che si scioglieva tra le lacrime, Daniel Eguino, acrobata di 29 anni e figlio di una contorsionista e di un trapezista, ha evocato due motivi di tristezza: da un lato la famiglia senza lavoro, dall’altra «la fine della storia».

Il sipario è calato, le luci si sono spente per sempre ma non prima che il domatore Alexander Lacey si rivolgesse al pubblico, con due tigri ammaestrati che lo guardavano poco distante: «La gente non pensa al bene degli animali fino a che non li vede da vicino, ne prova gioia e li ama tanto quanto me». Lacey ha esortato il pubblico a continuare a sostenere circhi e zoo che rispettano il benessere dei suoi migliori amici a quattro zampe.

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