Con il carattere autoriale tendente al selvaggio, con verità di fatti e personalità unita alla creatività proiettata all’estremo di Roberto Bolaño, si misureranno, da domani, martedì 17 gennaio, e fino a domenica 22, la regia di Riccardo Massai e l’interpretazione di Maria Paiato in Amuleto, romanzo di una privata, singolare testimonianza dell’irruzione violenta delle forze dell’ordine nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Città del Messico nel settembre 1968.
L’assolo narrante della protagonista uruguaiana Auxilio Lacouture, rifugiatasi dodici giorni nei bagni accademici insieme ai versi di Pedro Garfias, e perciò scampata ai rastrellamenti militari, ci condurrà oltre il limite fisico di questo microcosmo in muratura parzialmente onirico e delirante, celato tra le pareti della realtà abbattute dalla fantasia, nel corpo e nella mente di questa versione femminile di Don Chisciotte, testimone di un “crimine atroce” che ha martoriato un’intera generazione latinoamericana: «La forza immaginifica di Bolaño – commenta Massai – fa rivivere i ricordi di Auxilio e ci rende partecipi della sua storia. Il linguaggio che ho scelto per l’adattamento scenico è estremamente letterario: abbiamo lavorato alla ricerca di una dizione teatrale che avvicinasse il pubblico a questo flusso meraviglioso e lo rendesse co-partecipe».
Maria Paiato sarà intensa rappresentante di una femminilità a più voci che, tra paura ed evasione, dialoga con poeti più o meno contemporanei, rivede conoscenze antiche e future, richiama incontri mai avvenuti e irreali notti nei bar in compagnia di intellettuali. E così si piegano i confini spazio-temporali, si confondono visioni e verità, profezie e concretezze, e si restituisce con parole, immagini, storie e volti la geografia di un continente lacerato e in rivolta: «Auxilio – spiega l’attrice – ha dei colori di ingenuità e di entusiasmo nei confronti della vita che traspaiono dai suoi pensieri, e io li sento molto vicini. Questo grande amore nei confronti dell’arte, della vita e della letteratura: quando Auxilio parla di poesia la chiama “pezzi di specchio rotti” nei quali ci si osserva, ci si ritrova e ci si spaventa, perché la poesia è davvero uno specchio che invita e favorisce forse più di ogni altra forma d’arte la riflessione e simboleggia il raccoglimento intorno a tutto questo».
Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei Papareschi), info 06.684.000.346 – www.teatrodiroma.net
Dal 17 al 22 gennaio | Teatro India
Amuletodi Roberto Bolaño traduzione Ilide Carmignani (Adelphi)
Regia Riccardo Massai
con Maria Paiato
Produzione Archètipo in collaborazione con Teatro Metastasio, Stabile della Toscana