Manifatture Teatrali Milanesi ospiterà dal 3 al 15 novembre 2015 nuovamente uno degli artisti più eclettici del panorama teatrale milanese: Corrado d’Elia. Dopo il successo dello scorso anno di Amleto, la Compagnia Teatro Libero conferma il suo amore per William Shakespeare, portando ora in scena una delle sue opere più potenti e complesse di sempre: l’Otello. Come in un sogno, o in incubo, un’atmosfera nera come la notte risale da scure pozze sorgive colme d’acqua, nelle quali i personaggi si immergono, liquefacendo sentimenti, emozioni e umori.
Carnale e viscerale, Corrado d’Elia porta in scena le pulsioni umane tramite l’opera del Bardo inglese, pietra miliare della storia teatrale. Una non-scenografia, semplice ed essenziale: nera come l’inferno con una nicchia centrale sul fondo per incorniciare visioni e due tombe d’acqua in primo piano: più che il mare delle città in cui si svolge la tragedia evocano vischiose trappole dell’anima, magiche polle sorgive cui attingere la forza per realizzare le trame di Iago. Unico elemento di scena un trono mobile affilato come una lama ed emblema di potere.
Otello, vittima sacrificale e carnefice assassino, è divorato dal dubbio e dall’ansia della possibilità totale, che corrode e offusca ogni certezza d’amore: tutto può essere una cosa e anche l’opposto. Sulla linea di confine tra ombra e luce, è labile il confine tra bene e male, tra “onesto” e “disonesto” e si consuma e si vanifica parallelamente il trionfo dell’amore e quello dell’odio. Intorno a tutto questo abbiamo costruito i silenzi, le attese e le tensioni. Uno spettacolo visionario, carnale, ma asciutto e diretto che restituisce al testo di Shakespeare originalità e ritmo, poesia e colore alla continua ricerca di un teatro di “misura”.
Come Cirano, Otello è uno degli spettacoli storici della Compagnia, diretto e interpretato
dallo stesso d’Elia. Nelle passate stagioni ha riscosso sempre un grande successo sia di pubblico che di critica. Una messinscena di grande forza e impatto emotivo. “Nella maniera che ci contraddistingue – ha spiegato Corrado d’Elia -, raccontiamo questa storia attraverso un linguaggio visivo e verbale che sia insieme sorprendente e comprensibile, vicino a chi guarda ma assolutamente fedele al testo originale. Otello è per noi un autentico viaggio onirico sospeso tra sogno e realtà, cadenzato da continui risvegli, in un limbo dove incubo e reale sono la stessa cosa”.