Viterbo ricorda Orson Welles e il suo 'Otello' con una passeggiata | Giornale dello Spettacolo
Top

Viterbo ricorda Orson Welles e il suo 'Otello' con una passeggiata

Al via il 17 aprile le iniziative dell'Anno del Cinema per valorizzare la città e i grandi registi che la scelsero per i loro film.

Viterbo ricorda Orson Welles e il suo 'Otello' con una passeggiata
Preroll

GdS Modifica articolo

15 Aprile 2016 - 14.55


ATF

Si parte domenica 17 aprile a Viterbo (ore 10) con una passeggiata, curata da Antonello Ricci, Davide Ghaleb e dalla Banda del Racconto, nei luoghi scelti da Orson Welles per ambientare alcune scene del film “Otello”: appuntamento alle ore 10 in Via Ascenzi, presso la chiesa di Santa Maria della Salute. Si proseguirà poi nel corso dell’anno con altre passeggiate, incontri, momenti di riflessione culturali. Dopo gli Etruschi nel 2015, sarà la settima arte il brand su cui puntare nel 2016 per proiettare Viterbo e la Tuscia nei grandi circuiti turistici, per costruirci attorno una narrazione e valorizzare luoghi ancora poco conosciuti. Eppure, sono stati scelti dai maestri del cinema italiano e non solo.

Per questo nel 2016 è stato indetto l’”Anno del Cinema: Viterbo città del mare, Tuscia terra di Orson Welles, Pasolini, Fellini”. Promotori il quotidiano online Tusciaweb, l’Università della Tuscia e il Tuscia Film Fest, con il patrocinio del Comune di Viterbo e la collaborazione di Antonello Ricci e la Banda del Racconto. Il titolo è presto svelato: Viterbo dista dal Tirreno circa 50 chilometri, ma Orson Welles in “Otello” e Fellini ne “I Vitelloni” fanno della città dei Papi un posto di mare. Il regista statunitense lo usa come sfondo per la loggia di Palazzo dei Papi, mentre il maestro di Rimini come sbocco di Corso Italia. E quindi, secondo gli ideatori, se lo hanno decretato due giganti del cinema, l’immagine diventa reale e va valorizzata.

L’idea di fondo è semplice e allo stesso tempo affascinante: riscoprire i luoghi che hanno affascinato fior di cineasti e farli diventare uno dei traini del definitivo lancio turistico della Tuscia viterbese. Del resto, come scrive il direttore di Tusciaweb Carlo Galeotti, “non solo Viterbo è un set cinematografico straordinario, ma anche la Tuscia, da sempre, ha visto arrivare troupe cinematografiche dall’Italia e dal mondo. Centinaia di film sono stati girati nella provincia di Viterbo, dal ‘Vangelo secondo Matteo’ di Pier Paolo Pasolini a ‘L’Armata Brancaleone’ di Mario Monicelli. Ora qualsiasi altro luogo che nel tempo fosse stato teatro di tanti sogni, di tanto immaginario, di tanta fantasia probabilmente avrebbe usato questi doni della cultura per costruire una parte della propria immagine”. E’ quindi giunta l’ora di farlo.

Il Tuscia Film Fest, rassegna da anni attiva sul territorio, ha prodotto un primo progetto, in gran parte già elaborato dal suo direttore Mauro Morucci, che è stato presentato in Comune. Una cosa apparentemente semplice: creare una cartellonistica che spieghi, piazza per piazza, quali film sono stati girati in quei luoghi. Un modo per far capire al turista che si trova in una città di cinema. Con Antonello Ricci, Davide Ghaleb e la Banda del Racconto verranno ripercorsi i momenti più significativi del cinema italiano che ha usato da sfondo Viterbo. In sei tappe. Si parte appunto domenica 17 aprile con l’”Otello” di Orson Welles (letture di Pietro Benedetti e Olindo Cicchetti, percussioni di Roberto Pecci, racconta e introduce Antonello Ricci) per arrivare al gran finale con “I Vitelloni” di Fellini. Non manca un giro della città con Otello Celetti/Alberto Sordi con il film “Il vigile” di Zampa. Forse il film più amato dai viterbesi che farà vedere la vecchia Viterbo.

Native

Articoli correlati