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L'orrore dell'Isis per gli abbonamenti a teatro

Poi dicono che i teatri sono vuoti. Il Teatro dell'Orologio sceglie un condannato dell'Isis con il suo boia a fianco per la campagna abbonamenti.

L'orrore dell'Isis per gli abbonamenti a teatro
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13 Giugno 2015 - 10.45


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Poi dicono che i teatri sono vuoti, ma con certe scelte pubblicitarie è inevitabile.

Sarà “una stagione da percerci la testa”: è questo lo slogan scelto dal Teatro dell’Orologio di Roma per la campagna abbonamenti 2015/2016. L’immagine scelta per accompagnare lo slogan però lascia davvero perplessi: una persona con l’abito arancione inginocchiata con a fianco un boia che brandisce il coltello. Insomma è una delle tragiche scene di una decapitazione dell’Isis. Ovviamente l’immagine, apparsa sulla pagina Facebook del teatro, ha scatenato proteste e indignazione degli utenti dei social network, che si sono scagliati contro questa pubblicità scioccante.

Molte ore dopo la pubblicazione dello spot, è intervenuto sempre su Facebook, Fabio Morgan, Direttore Artistico del Teatro dell’Orologio che ha spiegato il perché di questa scelta: “Mi scuso con chi si è sentito offeso dall’immagine scelta per la campagna abbonamenti. Abbiamo creato questa immagine per la campagna abbonamenti del nostro teatro perché pensiamo che il teatro debba essere una cassa di risonanza di tutte le tensioni, le passioni, le contraddizioni, le paure della quotidianità. Quando il teatro riesce a rappresentare tutto ciò raggiunge il suo scopo. L’immagine che abbiamo scelto voleva essere un’immagine positiva, un’ immagine che attraverso la creatività riuscisse a capovolgere un sentimento di paura e terrore, su un argomento, che molto spesso, viene affrontato solo in modo demagogico e strumentale. Il sorriso del condannato, il mio, è un sorriso liberatorio e satirico che vuole andare oltre le nostre paure attraverso la cultura, l’ironia, attraverso il teatro!”.

Esorcizzare il male assoluto: era questo l’intento – certamente non riuscito – del Tatro dell’Orologio, che ha scelto di puntare poi su una immagine dello staff della struttura e anche un nuovo slogan: “Un passo indietro per andare avanti”.

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