Operetta burlesca di Emma Dante al Teatro Biondo di Palermo | Giornale dello Spettacolo
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Operetta burlesca di Emma Dante al Teatro Biondo di Palermo

Dal 30 aprile al 10 maggio 2015 andrà in scena al teatro Biondo di Palermo lo spettacolo della regista Emma Dante con Viola Carinci.

Operetta burlesca di Emma Dante al Teatro Biondo di Palermo
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29 Aprile 2015 - 15.43


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Debutterà domani giovedì 30 aprile 2015, alle ore 21.00, nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, “Operetta burlesca” di Emma Dante, con Viola Carinci, Roberto Galbo, Francesco Guida, Carmine Maringola. Le coreografie dello spettacolo, prodotto da Sud Costa Occidentale, sono di Davide Celona, le luci di Cristian Zucaro. Le repliche andranno in scena fino al 10 maggio 2015.

Emma Dante, artista residente al Teatro Biondo, ha scritto e diretto ancora una volta uno spettacolo intenso ed emozionante, incentrato sulla figura di Pietro (interpretato da Carmine Maringola), un ragazzo della provincia napoletana che subisce una vita rigida e opaca, nella quale cerca disperatamente di ritagliarsi piccoli spazi di verità dove liberare la sua vera natura. Pietro, infatti, è nato femmina, parla in falsetto, ha un corpo sbagliato e un animo passionale, è figlio unico e vive coi genitori, il padre l’ha messo a lavorare in una pompa di benzina. Quando può, Pietro scappa a Napoli per fare shopping e passeggiare. Al suo rientro, si chiude nella sua stanza, si traveste, indossa gli abiti che ha acquistato, calza le décolletés tacco 12, fa spazio nella stanza e balla. A 40 anni incontra il grande amore, ma la sua storia non ha un lieto fine.

«Ho scritto questa storia – ha spiegato Emma Dante – perché spero che sulle unioni omosessuali l’Italia colmi il ritardo con l’Europa. Perché detesto la repressione del vero desiderio, del talento. E non ammetto tutto questo disincanto, Pietro non ci prova neanche a scappare, del resto a 40 anni è difficile, il suo passato sfuoca, il suo futuro si accorcia. La sua delusione pian piano si trasforma in indifferenza. Ho conosciuto tanti Pietro. Non li ho mai visti ballare. Li ho sentiti monchi, stretti nella morsa delle loro camerette condominiali. Vorrei vederli ballare, vorrei più spazio per loro. Operetta burlesca è uno spogliarello dell’anima».

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