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Teatro Vascello, 'Il Gabbiano' e il senso della vita

Da oggi lo spettacolo ideato in collaborazione con la compagnia 'La fabbrica'. Regia di Fabiana Iacozzilli. L'opera in programma fino al 25 gennaio.

Teatro Vascello, 'Il Gabbiano' e il senso della vita
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13 Gennaio 2015 - 14.39


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di Flavia Zarba

Prende avvio quest’oggi, al Teatro Vascello, la rappresentazione de “Il Gabbiano” ideato in collaborazione con la compagnia ‘La fabbrica’. Lo spettacolo, tratto dal copione di Anton Cechov, con la regia di Fabiana Iacozzilli racconta il dramma che ruota attorno al protagonista Kostya, figlio della famosa attrice Arkadinai.

Tema ricorrente. Il teatro nel teatro è sicuramente uno dei temi ricorrenti visto che il protagonista punta alla gloria decidendo di scrivere drammi per diventare un famoso scrittore e attirarsi così le grazie della sua amante. Ma le cose non andranno come “da copione” e il povero Kostya dovrà prendere atto del suo fallimento e dell’allontanamento della sua amata, che lo condurrà al suicidio.

La vita e la morte. Il fallimento di Kostya però non è un normale fallimento: e’ un fallimento artistico prima che umano.
Un percorso che ha inizio con l’interruzione del suo spettacolo, momento in cui, in un solo istante, scivola nel vuoto della solitudine. Lo spettacolo si fa promotore di un continuo dialogo tra la vita e la morte, alla ricerca di un senso che spesso non ha.

La quiete. Lo spettatore, appassionatosi in questa storia passionale, non si stupisce del suicidio perché sa che solo cosi’ Kostya riuscirà a trovare finalmente quiete e a prendere atto dei suoi fallimenti.
Perché, in fondo, cos’è l’unica cosa al mondo per cui valga la pena vivere?
In scena al Teatro Vascello, fino al 25 gennaio, dal martedì al sabato, alle 21 e la domenica alle ore 18 nella Sala Giancarlo Nanni.

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