Dieci minuti di applausi per lo spettacolo “Father and Son” ieri sera al Ravenna Festival: sulle note dell’omonima canzone di Cat Stevens a fine spettacolo si è celebrato il trionfo dell’attore protagonista dello spettacolo, Claudio Bisio, e del regista Giorgio Gallione. La rappresentazione è stata messa in scena per la prima volta proprio ieri e sarà replicata nella città romagnola fino al 27 giugno per poi approdare questo inverno nei teatri più importanti d’Italia con tappe già sicure a Milano, Torino, Napoli, Firenze, Reggio Emilia.
“Father and son”, scritto da Michele Serra e ispirato a “Gli Sdraiati” e “Breviario Comico”, racconta il rapporto padre/figlio radiografato senza pudori e con un linguaggio in continua oscillazione tra l’ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico. È una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi consumatissimi – di libertà e di autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto. Da questa assenza di rapporto nasce un racconto beffardo e tenerissimo, un monologo interiore (ovviamente del padre, verboso e invadente quanto il figlio è muto e assente) a tratti spudoratamente sincero.