Il compositore e direttore d’orchestra polacco Krzysztof Penderecki è spento a Cracovia a 86 anni. Uno dei maggiori autori di musica contemporanea del ‘900, ha raggiunto un pubblico ampio in tutto il mondo perché più registi hanno impiegato le sue partiture denotate spesso da suoni striduli, evocativi, pagine inquietanti che hanno intensificato la tensione: tra i tanti Stanley Kubrick in Shining del 1980 e William Friedkin nell’Esorcista, del 1973. Penderecki, cattolico, ha composto un requiem alla memoria di Papa Wojtyla, al quale era molto vicino: Chaconne (2005).
Alfonso Cuaròn ha utilizzato la sua Trenodia per le vittime di Hiroshima, del 1961 in ricordo di chi fu ucciso dalla bomba atomica nel film I figli degli uomini (2006): anche David Lynch ha impiegato quella partitura nell’ottava parte del sequel della serie tv Twin Peaks (2017).
Ha dato notizia della scomparsa l’Associazione Ludwig van Beethoven, diretta dalla moglie Elizabieta. Di origine armena, il musicista era malato da tempo.
Penderecki aveva studiato pianoforte e violino al Conservatorio di Cracovia, città dove ha vissuto e dove ha insegnato per anni all’Accademia di musica.
Come compositore agli inizi si è ispirato alla scuola d’avanguardia di Darmstadt, di cui hanno fatto parte Luigi Nono, Bruno Maderna, Pierre Boulez e Karl-Heinz Stockhausen. I critici musicali evidenziano come abbia focalizzato una forte espressività utilizzando in modo accentuato gli archi dell’orchestra e i cori. Ha scritto otto sinfonie e lo hanno definito un “classico postmoderno”.
In Shining Kubrick ha usato i brani De Natura Sonoris nr. 2, Jutrznia (o Utrenja), The Awakening of Jacob e Polymorphia. Tra altri registi che hanno impiegato le sue musiche per i loro film, si possono ricordare Wojciech J. Has nel Il Manoscritto trovato a Saragozza, Alain Resnais in Je t’aime, Je t’aime – Anatomia di un suicidio, David Lynch in Inland Empire. Ma tra le sue pagine più note va ricordata la Passione secondo San Luca eseguita per la prima volta nella Cattedrale di Münster in Germania nel 1966 e ispirata al modello di Johann Sebastian Bach. La sua prima opera è I diavoli di Loudon, basata sul romanzo di Aldous Huxley, che ha esordito all’Opera di Stato di Amburgo nel 1969. Ha anche insegnato alla Yale University negli Stati Uniti dal 1973 al 1978, durante la Guerra Fredda.