Giuseppina Torre: «Nel mio “Life Book” suono contro l’indifferenza» | Giornale dello Spettacolo
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Giuseppina Torre: «Nel mio “Life Book” suono contro l’indifferenza»

Nell’album la pianista e compositrice inserisce il brano “Un mare di mani” pensando a chi muore nel Mediterraneo e a chi salva

Giuseppina Torre: «Nel mio “Life Book” suono contro l’indifferenza»
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1 Luglio 2019 - 15.57


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Giordano Casiraghi

Pianista e compositrice siciliana, Giuseppina Torre ha presentato il suo nuovo disco a Milano accompagnandolo con un’esibizione dal vivo. Life Book, questo il titolo, è stato prodotto da Davide Ferrario, già coproduttore per Max Pezzali, e missato e masterizzato da Pino “Pinaxa” Pischetola.

Nell’ambito di Piano City Milano 2019 la Torre ha ottenuto un grande successo con il concerto nel Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco e quello che l’attento pubblico ha potuto apprezzare è diventato adesso un disco. Sulla scia di altri artisti che sono andati affermandosi nel panorama della musica strumentale al pianoforte Giuseppina Torre ha coinvolto nella preparazione dell’album artisti come Ferrario e Pischetola abitualmente impegnati nella musica pop, ai più alti livelli. Ne escono brani di una scorrevolezza pop, che piaceranno a coloro che ricercano nella musica qualcosa in più di una semplice canzone da consumare in fretta. Basterebbe ascoltare Gocce di veleno per rendersi conto dello spessore artistico che la Torre sa sprigionare: «Lente gocce di veleno si insinuano nel mio cuore e corrodono la mia anima. Mi guardo allo specchio e vedo un’altra me, i miei occhi non sono più gli stessi…li hai spenti tu!». Ogni brano è accompagnato da una breve didascalia, così nella successiva Dove sei si evoca qualcosa che è sfuggito: «Dove sei terra odiata, dove sei terra bruciata. Ho lasciato il mio cuore e i miei occhi lì da te, ma niente e nessuno potrà mai cancellare il ricordo che ho di te, terra amata».

Giuseppina Torre: « Life Book è un inno al coraggio»
«Mi sento elettrizzata ed emozionata per l’uscita della mia nuova creatura – afferma Giu-seppina Torre – Penso ai mille passi fatti per arrivare fino a Life Book e vederlo pubblicato per un’etichetta prestigiosa quale Decca è il sogno di ogni musicista. Life Book rappresenta per me l’inizio di un nuovo percorso di vita, un inno al coraggio, alla forza e alla determinazione di riuscire a voltare le spalle al passato e godere delle meravigliose sorprese che la vita ti riserva quando meno te lo aspetti».

Dopo l’album Il silenzio delle stelle, nel 2018 Giuseppina Torre firma le musiche del documentario “Papa Francesco – La mia idea di arte”, un viaggio attraverso la galleria ideale del Pontefice tratto dall’omonimo libro scritto da Papa Francesco a cura della giornalista e scrittrice Tiziana Lupi. A giugno dello stesso anno è stata premiata negli Stati Uniti ai 5th Annual International Music and Entertainment Awards 2018, che seleziona e premia le eccellenze di tutto il mondo nel panorama della musica indipendente. Il suo nome è stato recentemente inserito all’interno del Dizionario dei compositori di Sicilia, opera del poeta e scrittore triestino Giovanni Tavčar.

Un mare di mani
Tra i brani importanti di Life Book c’è Un mare di mani, dove il messaggio diventa esplicito perché la domanda stavolta é: «Quante vite hai perso Mare Nostrum? Quante mani hai visto che cercano altre mani per essere aiutate e salvate da quel mare che è l’indifferenza?». La musica che aiuta a osservare e in qualche caso prendere posizione, la musica di un pianoforte che esplora mondi infiniti, mondi possibili dove regna la purezza.

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