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Giulio Wilson canta una "Estate proletaria” e va da Amnesty

Il cantautore suonerà al premio Amnesty International Italia. Una canzone sull’oggi e una su un gelataio italiano che salvò molti ebrei dal nazismo

Giulio Wilson canta una "Estate proletaria” e va da Amnesty
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26 Giugno 2019 - 12.35


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di Giordano Casiraghi

Si è esibito in apertura a I Musici di Francesco Guccini, Giulio Wilson ha confezionato un disco da cui ha estratto il singolo Estate proletaria, portando una ventata di aria leggera in un’estate che si annuncia torrida. Il 20 luglio il cantautore fiorentino si esibirà al Festival Voci Per La Libertà – Una Canzone per Amnesty di Rosolina Mare in qualità di semifinalista del Premio Amnesty International Italia Emergenti. Per l’occasione presenterà al pubblico l’inedito Budapest, una canzone ispirata alla storia di Francesco Tirelli, un coraggioso italiano che durante il regime nazi-fascista nascose molti ebrei nella sua gelateria nella capitale ungherese. Tra gli altri live in programma vedranno Wilson il 19 luglio a Roccagorga, 23 luglio a Ospedaletti, 10 agosto a Bordighera (apertura a Fabio Concato).

In un periodo in cui è sempre più difficile ascoltare canzoni che trattano gli argomenti dalla parte dei più bisognosi Wilson scrive Estate proletaria citando Pertini, insieme a Valter Sacripanti aiutato nell’arrangiamento da Cristian Pratofiorito Una canzone che denuncia la leggerezza e la superficialità con cui oggi affrontiamo le difficoltà sociali. In passato, nonostante le maggiori difficoltà e le minori tecnologie a disposizione, bastava poco per ritrovare l’ottimismo e sperare in un futuro migliore. Oggi non ci sono più riferimenti da seguire e chi è al potere promette un cambiamento che sembra non arrivare mai. «Chini per ore su smartphone non ci accorgiamo di essere rimasti soli e senza punti di riferimento – spiega Giulio Wilson in merito alla canzone – Nei fantastici anni 60 bastava una 500 per affrontare i problemi e viaggiare verso il futuro al fianco di ideali e speranze».

Giulio Wilson, cantautore, enologo e produttore di vino biologico, ha collaborato con Bobby Solo, Enzo Iacchetti, ha suonato al Primo Maggio a Roma, è stato vincitore del Festival del Miccio Canterino 2019 assieme a Simone Cristicchi e Amara; vincitore del Premio Lauzi 2018 e vincitore del premio MEI come miglior cantautore 2017. Al suo attivo ha un paio di album, Soli nel Midwest (2016) e Futuro remoto (2019) e da un anno collabora con la Onlus Officine Buone, che promuove l’umanizzazione delle cure portando l’arte nelle strutture ospedaliere. Tutte cose buone come la sua musica.

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