Con “Potere e Virtù” come tema conduttore dell’intero festival, il Maggio Musicale Fiorentino 2019 decolla oggi 2 maggio con l’opera Re Lear composta da Aribert Reimann e rappresentata per la prima volta nel 1978 e la regia del catalano Calixto Bieito. Il quale ha dichiarato di aver visto una vicenda di potere e distruzione nella storia di Shakespeare. Tragedia dove il re premia le figlie false adulatrici, caccia via la figlia sincera e mossa da amore filiale e impazzisce nella tempesta nella brughiera. Il libretto è di Claus H.Henneberg.
Aprire il Maggio con un’opera contemporanea è una scelta coraggiosa e si addice a un festival che vuole proporre ed esplorare nuove musiche. Lo spettacolo si tiene al teatro del Maggio, ha repliche fino al 9 maggio, è una coproduzione con l’Opéra National de Paris. Fabio Luisi dirige l’Orchestra del Maggio musicale. Nella parte del re c’è il baritono danese Bo Skovhus. Altri interpreti sono Frode Olsen, Michael Colvin e Erika Sunnegårdh.
Reimann è un compositore berlinese di 83 anni. Bieito ha descritto l’opera e il suo allestimento come la storia di un uomo, un narcisista, che non intende lasciare il potere ma alla fine viene annientato. Diretta su Radio 3 Rai alle 20.
Concerti e incontri nei quartieri e in Toscana
Il festival è alla sua ottantaduesima edizione. Con oltre 120 appuntamenti il Maggio ha concerti anche in città, nei quartieri, nell’area metropolitana, a Pisa, Livorno e Lucca. Tra gli appuntamenti della giornata, per i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci (Amboise in Francia il 2 maggio 1519) il Maggio propone tra l’altro due composizioni commissionate appositamente: “Leonardesca. Aforismi per voci di bambini e pianoforte” su testi di Leonardo da Vinci di Luca Logi, con il Coro delle voci bianche del Maggio diretto da Lorenzo Fratini alla Fondazione Zeffirelli (alle 15 e alle 16.30, ingresso libero) e il concerto con centinaia di ottoni e percussioni “Leonardo machine” di Giorgio Battistelli, uno dei più vivaci compositori della scena internazionale, in piazza Vittorio Gui davanti al teatro alle 17 e alle 18.
Al pittore Luca Pignatelli è stato commissionato, con la collaborazione del Museo Novecento di Firenze, il manifesto della rassegna.