La satira a tutto tondo arriva a Sanremo con Pio & Amedeo: al duo di meridionali famosi per ‘emigratis’ viene affidata in questa seconda serata la pagina politica del Festival, e non ce n’è per nessuno; dal Pd (“abbiamo inviato cesti regalo a tutti gli elettori: abbiamo risparmiato, sono comunque meno dei candidati”), a Berlusconi, (“ora ci riprova con le europee, che con le nordafricane non era andato bene”) e, ovviamente, con Salvini: “lui non è rancoroso, prima ti odia dopo due o tre anni ti vuole bene, ha fatto così con noi meridionali”. E sul finale continuano, prendendo in giro Baglioni: “hai detto che non ci sono cantanti stranieri stasera, quindi prima gli italiani. Che paraculo!”
Ma infine, un breve monologo: “Che poi alla fine se ci pensiamo, questa storia che siamo tutti uguali è di una banalità infinita. Ma da piccoli questa cosa aveva un senso: una cosa era più bella se la facevamo tutti insieme. Poi crescendo sentiamo questa strana brutta esigenza di fare le cose con chi la pensa come noi. Noi auguriamo il meglio a chi prende le decisioni importanti. E invece di tifare, come gli ultras, dovremmo tifare affinché si calmino le acque”