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Bob Wilson disegna con il buio e la luce il “Trovatore” di Verdi

Il regista e video artista americano firma scene e regia dell’opera che apre la stagione lirica del Teatro comunale di Bologna

Bob Wilson disegna con il buio e la luce il “Trovatore” di Verdi
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21 Gennaio 2019 - 19.23


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Con il regista delle scene rarefatte e dalle luci nette e taglienti e di forte suggestione Bob Wilson, il “Trovatore” di Verdi il Teatro Comunale di Bologna martedì 22 gennaio apre la stagione lirica del 2019 con diretta su Radio3 Rai. La messinscena, passata all’ultimo Festival Verdi di Parma nella versione parigina, ha qui invece come direttore dell’Orchestra del Comunale l’israeliano Pinchas Steinberg, già noto al pubblico bolognese per aver condotto concerti. Lo spettacolo resta in scena fino al 29 gennaio.

Bob Wilson sta adeguando l’allestimento alla sala del Bibiena: «La prima cosa che faccio nelle prove è illuminare la scena: senza luce non c’è spazio. Per illuminare un mondo che Verdi ha descritto così buio, c’è bisogno di luce per renderlo ancora più buio». «In contrasto al mondo feudale del Trovatore – ha detto inoltre il regista al Comunale – ho messo in scena una realtà parallela silenziosa, ispirata dalle cartoline vintage e popolata di gente comune del diciannovesimo secolo, gente che Verdi avrebbe visto in città e nei paesi limitrofi. Un uomo anziano seduto, una vecchia signora alla fontana, una giovane ragazza che spinge una carrozzina: queste figure silenziose vivono in un altro mondo, un mondo di ricordi. Esistono al fianco dei personaggi di Verdi ma raramente interagiscono tra loro».

Lo spettacolo è stato realizzato da Wilson per Le Trouvère, la versione francese del capolavoro verdiano che ha visto la luce nel settembre 2018 al Teatro Farnese di Parma nell’ambito del Festival Verdi; è una co-produzione tra Comunale, Teatro Regio di Parma e Change Performing Arts. Bologna dà la versione dell’opera del 1853 in lingua italiana.

Come ricorda il teatro, Bob Wilson è regista, pittore, scultore, coreografo, video-artista, designer di suoni e luci e ha vinto il “Leone d’Oro” alla Biennale di Venezia nel 1993 per un’opera scultorea. Considerato, con una definizione però limitante, principe del minimalismo, ha lavorato insieme a scrittori come come William S. Burroughs e Allen Ginsberg, a musicisti come Tom Waits, David Byrne e Philip Glass, per il quale ha creato un’opera epocale, “Einstein on the Beach”.

La recita di sabato 26 gennaio verrà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube del Teatro Comunale di Bologna con inizio alle ore 18. (Cl.Sar.)

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