"Vengo da Ghana" è il brano più razzista degli ultimi 70 anni | Giornale dello Spettacolo
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"Vengo da Ghana" è il brano più razzista degli ultimi 70 anni

Rolling Stone sul pezzo al primo posto della Viral 50 di Spotify. Un mix di tutti i cliché più razzisti, anacronistici e offensivi sugli immigrati in Italia

"Vengo da Ghana" è il brano più razzista degli ultimi 70 anni
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28 Agosto 2018 - 12.19


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“Adesso andare spiaggia e vendere collana / Tu volere combrare collana? / Però aspettare un attimo: deve mangiare banana, rilassare un attimo / tanto caldo”.
E ancora “Da quando ero bambino, volevo diventare marocchino / Adesso sono grande, mi scopo la tua donna senza le mutande / Ho la maglietta scura, se tu non l’hai capito / Io sono marocchino per natura / Ringrazio la mia mamma che mi ha fatto così funky / Sono marocchino, ma vivo come i bianchi”.
Sono alcuni passaggi del testo di Vengo da Ghana, il singolo di Marco Dona de ‘Lo Zoo di 105’ finito al primo posto della classifica Viral 50 Italia di Spotify. Un pezzo in cui in neanche 4 minuti, sottolinea il mensile Rolling Stone, l’autore riesce nell’impresa non proprio semplice di riunire tutti i cliché più razzisti, anacronistici e disgustosamente offensivi sugli immigrati in Italia.
C’è quello del vucumprà analfabeta che usa i verbi all’infinito e non sa cosa siano articoli e preposizioni, quello dell’immigrato sfaticato e indolente che deve mangiarsi una banana come uno scimpanzé per riprendersi dal caldo, quello del marocchino che viene in Italia per scoparsi la tua donna perché, ovviamente (vedere la copertina per credere), se vieni dall’Africa sei molto più dotato di un italiano.
Insomma un miscuglio di ignoranza, volgarità e povertà compositiva da far sembrare gli arrangiamenti e il testo di “Bongo Bongo Bongo stare bene solo al Congo” quasi un pezzo di Bob Dylan a confronto. Perché, è vero, ricorda ancora Rolling Stone, la storia della musica italiana pullula di casi di razzismo esplicito. Ma appartengono a epoche in cui ci si spostava ancora prevalentemente con mezzi trainati da animali o a vapore, il divorzio era illegale come l’aborto ma in compenso era ok il delitto d’onore.
A firmare Vengo Da Ghana è Marco Donadoni de Lo Zoo di 105, uno che carica sul suo Instagram foto insieme a persone di colore e scrive nella descrizione “Lui è il mio nuovo sciacquino, si chiama Tebongo, che nella sua lingua significa: uomo che con le biciclette ci sa fare. L’ho assunto perché nella prova è riuscito a rubare 3 mountain bike e a nasconderle nel naso”. Razzista? Macché, è per ridere. Che risate.
E Spotify, che aveva bannato XXXTentacion o R Kelly dalle sue playlist ufficiali, al momento tace.

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