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Kanye West il rapper nero più razzista di Trump

Figlio di un giornalista che militava nelle Black Panther, l'artista non perde occasione di far parlare di sé (e della moglie Kim Kardashian). Ha detto: 'La schiavitù? E' stata una scelta degli afroamericani'

Kanye West il rapper nero più razzista di Trump
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2 Maggio 2018 - 18.02


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Kanye West, il rapper provocatore marito di Kim Kardashian, regina del gossip, e fedele sostenitore del presidente Donald Trump, ne ha detto una delle sue. Di quelle che fanno tremare i polsi. L’ultima sua uscita, che ha scatenato un’ondata di polemiche, riguarda gli schiavi: “400 anni di schiavitù americana sono stati una scelta”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Tmz.

Alla notorietè, West è rrivato agli inizi degli anni 2000 grazie alla produzione di singoli di successo per artisti hip-hop e R&B, tra i quali Jay-Z, Talib Kweli, Cam’ron, Alicia Keys, Janet Jackson e John Legend. Ma il suo posto era sul palco. E il tempo gli ha dato ragione: Forbes stima un patrimonio di 100 milioni di dollari. Afroamericano, classe 1997, nato ad Altlanta ma cresciuto a Chicago. Suo padre, Ray West, è stato membro dei Black Panther e uno dei primi fotogiornalisti neri al “The Atlanta Journal-Constitution”. Sua madre, Donda West, è stata professoressa di inglese alla Clark Atlanta University, e presidente del Dipartimento di inglese alla Chicago State University prima di diventare la manager del figlio. Kanye e’ cresciuto in un contesto borghese, ha frequentato corsi d’arte all’American Academy of Art di Chicago e alla Chicago State University, da cui si è ritirato per potersi concentrare sulla carriera musicale. Kanye e Kim Kardashian sono un la coppia da 150 milioni di dollari. Hanno tre figli, l’ultima, Chicago, nata da madre surrogata il 15 gennaio 2018.

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