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Mondiali di calcio, Robbie Williams protagonista della cerimonia d'apertura

La popstar britannica: "cantare in uno stadio con 80mila spettatori e milioni in tv è un sogno che si realizza"

Mondiali di calcio, Robbie Williams protagonista della cerimonia d'apertura
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12 Giugno 2018 - 15.44


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Dopo lo stop dovuto a problemi si salute, Robbie Williams è pronto a tornare a esibirsi. E lo farà in un’occasione speciale: la cerimonia d’apertura dei Mondiali di calcio di Russia 2018. La popstar si esibirà il 14 giugno allo stadio Luzhniki di Mosca prima del calcio di inizio della partita tra Russia e Arabia Saudita.
Una cerimonia che, come annunciato dalla Fifa, sarà molto “musicale”. L’inno ufficiale della World Cup 2018 sarà cantato da Will Smith ma il protagonista dell’evento che il 14 giugno anticiperà il match tra Russia e Arabia Saudita sarà Robbie Williams. A fargli compagnia ci sarà anche la soprano Aida Garifullina, con la quale duetterà. Oltre ai due musicisti salirà sul palco anche l’ex calciatore Ronaldo.
Robbie Williams, felicissimo di tornare sul palco, ha scelto Twitter per dare la notizia: sul suo profilo ufficiale ha pubblicato un video con il quale invita i fan a “sintonizzarsi giovedì per uno show indimenticabile”.
“Sono così felice di tornare in Russia – ha detto l’ex Take That – per una performance che definisco unica. Ho fatto molto nella mia carriera, ma aprire la Coppa del Mondo di calcio, esibendomi davanti a 80mila tifosi allo stadio e milioni in tv è un sogno che diventa realtà”.
Un ritorno sulle scene mondiale per Robbie Williams dopo i problemi di salute. A marzo di quest’anno, infatti, aveva dichiarato aThe Sun di non essere ancora riuscito a fare i conti con i suoi problemi psicologici, che lo scorso settembre lo avevano costretto a interrompere il tour. “Ho una malattia nella testa che mi vuole uccidere. A volte mi travolge, a volte è uno strumento del quale ho bisogno per salire sul palco. A volte vivo nella beatitudine ed è meraviglioso. Ma il più delle volte sono umano e cerco di affrontare le prove e le tribolazioni di ciò che accade tra le mie orecchie. Le cose che ho passato mi hanno fatto pensare a… grazie a Dio, non l’ho fatto, ma ci sono stato vicino davvero tante volte”.

 

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