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“Una famiglia vincente – King Richard”: un film che racconta l’ascesa delle sorelle Williams

La storia racconta il successo di due donne, Serena e Venus, partendo dal punto di vista del padre interpretato da Will Smith.

“Una famiglia vincente – King Richard”: un film che racconta l’ascesa delle sorelle Williams
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24 Gennaio 2022 - 14.51


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di Antonio Mazzolli

Venus e Serena sono state le più grandi tenniste della storia, nonché due delle migliori atlete mai esistite nella storia dello sport.

Sempre loro sono il simbolo per milioni di afroamericane, che nelle gesta sportive e umane delle tenniste hanno trovato un barlume di speranza.

“Una famiglia vincente –  King Richard”, film diretto da Reinaldo Marcus Green e scritto da Zach Baylin racconta la storia di queste due fantastiche atlete dal punto di vista del padre, interpretato magistralmente da Will Smith.

La famiglia Williams viveva a Compton, malfamato quartiere di Los Angeles ad alto tasso di criminalità.
Sin da quando erano bambine, Richard ha deciso che le figlie avrebbero auto un futuro da tenniste e, nonostante non avessero preparazione alcuna, ha iniziato ad allenarle. Con nessuna conoscenza dello sport, l’uomo si è impegnato a formarle, convinto che un giorno le sue bambine sarebbero potute diventare due delle tenniste migliori della storia.

Il film è nei cinema, uscito il 13 gennaio. 

Rivela tutte le ipocrisie e la presunta sportività di un ambiente classista e bianchissimo. Quello che fu letteralmente rivoluzionato dalle “Williams Sisters”. Coglie il dramma di un padre deciso a dare alla famiglia una vita migliore. Ma lo fa anche attraverso la commedia (si ride spesso alla battuta sempre pronta del “King”). Mostra anche tutta la difficoltà, il sudore, la fatica per emergere di una famiglia nera di Compton, L.A.

“Una famiglia vincente – King Richard” sconta una certa retorica che risulta tuttavia funzionale e necessaria per la storia trattata. Un film che si rivolge a un pubblico più interessato a evadere da una realtà non sempre impregnata da un ottimismo di fondo così marcato, ma che al tempo stesso riesce a toccare corde emotive che non scadono nella lacrime facile.

Tuttavia il film, più che risultare una storia sulle due tenniste e le loro imprese sportive, piazzandosi temporalmente tra la fine degli anni Ottanta e il 1994, tende a mettere in primo piano la figura del padre, rilegando i colpi, i tornei vinti e le sfide in secondo piano. Avrebbero meritato una maggiore luce.

Saniyya Sidney e Demi Singleton, le interpreti di Venus e Serena Williams, sono più che credibili nei loro ruoli, ed anche la sinergia con le altre sorelle della famiglia Williams è più che consolidata, e infonde al lungometraggio una credibilità forte. L’idea della famiglia unita, capace di mostrare i suoi pregi ed i suoi difetti, senza troppa enfasi ma con un’autenticità che arriva a bucare lo schermo, è uno degli elementi vincenti.

Ottima è anche la performance di Aunjanue Ellis nei  panni di Oracene “Brandi” Williams, personaggio capace di supportare il marito, ma allo stesso tempo di essere forte e risoluta, ed in grado di far capire tutte le motivazioni che la spingono ad agire in un determinato modo, soprattutto in una scena dura di confronto con Richard.

In generale si tratta di un film più che consigliato, sia agli appassionati di sport, ma adatto per tutti coloro che hanno voglia di seguire una storia ben realizzata, capace di far uscire fuori dalla sala con un po’ più di motivazione e riflessione su sé stessi e su ciò che si vuole fare per dare il massimo valore alle proprie vite.

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