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Basta femminicidio: stavolta Carmen si difende

Al Teatro del Maggio di Firenze il regista Muscato cambia il finale. La bella gitana non muore e ammazza Don Dosé. E vive in un campo nomadi

Basta femminicidio: stavolta Carmen si difende
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4 Gennaio 2018 - 11.22


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Basta raccontare il femminicidio di Carmen, l’opera di Bizet al Teatro del Maggio musicale fiorentino inquadra un altro finale opposto: è l’appassionata donna che ha cara la propria libertà di amare a uccidere nella scena finale Don José. Il geloso e possessivo Don José, poliziotto che l’ha amata e presa a botte, vuole ammazzarla perché lei ha scelto il toreador Escamillo. Stavolta il regista Leo Muscato cambia la trama del racconto di Merimée da cui Bizet ha tratto l’opera: nel finale Don José prende a bastonate la bella gitana per ucciderla, la colpisce, lei però riesce a prendergli la pistola, a sparargli e ad ucciderlo. Per legittima difesa.

Il testo non cambia, Don José muore cantando di essere colpevole come prevede il libretto, ma il regista ha cambiato, o qualcuno dirà stravolto, il finale perché è stato il soprintendente stesso Cristiano Chiarot a instillare il dubbio e prendere in considerazione un altro finale affinché il pubblico non applauda alla storia di un femminicidio. Un cambio di rotta nato da un dibattito interno al teatro con le dipendenti.

Carmen non è una folkloristica gitana dell’800 bensì vive in campo nomadi e lavora in una fabbrica di sigarette. Per Muscato, come dichiara alle agenzie, “portiamo in scena un Bizet attuale, toglieremo una visione ottocentesca di donna oggetto e in qualche modo colpevole, proporremo sottotraccia un significato attuale. D’altra parte credo che ogni classico sia tale se riesce a parlare in modo diverso e attuale a spettatori diversi di epoche diverse”. All’inizio Muscato non era convinto, poi ha deciso: “Ho capito che si poteva superare la visione della donna a uso e consumo del maschio, senza mancare di rispetto all’originale”.

Interpretano Carmen Veronica Simeoni e Marina Comparato, don Josè ha la voce, a turno, di Roberto Aronica e Sergio Escobar. Dirige Ryan McAdams. Con la prova generale, venerdì 5 gennaio, c’è anche un incontro a teatro “Carmen non muore”.
Le rappresentazioni vanno dal 7 gennaio con cinque repliche già esaurite.

 

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