Da un punto di vista dell’immagine è una catastrofe. Ma da un punto di vista giudiziario si alleggerisce la posizione di James Levine, direttore emerito della Metropolitan Opera di New York accusato di atti di pedofilia risalenti agli anni ’80.
Il procuratore dell’Illinois ha deciso che non ci sono reati penali imputabili al famoso direttore d’orchestra.
L’inchiesta si fondava su una denuncia raccolta dalla polizia di Lake Forest nel 2016, nonostante che per la legge dell’Illinois il reato di abuso su minore fosse andato in prescrizione da anni. Confrontato con le accuse, il 74enne musicista aveva negato.
Il teatro aveva deciso di riaprire il dossier dicendosi «profondamente disturbato» e annunciando una inchiesta «con risorse esterne» al fine di prendere le eventuali misure appropriate.
Molestie, Levine evita i guai giudiziari: non sarà incriminato
Il procuratore dell'Ilinois ha constatato che il reato di abuso su minore era andato in prescrizione da tempo
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9 Dicembre 2017 - 14.05
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