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Jay-Z ammette di aver tradito Beyoncé e pensa al ritiro dal rap

Al New York Times il rapper parla anche del razzismo in America mai finito, di Obama, di Trump e della madre omosessuale

Jay-Z ammette di aver tradito Beyoncé e pensa al ritiro dal rap
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1 Dicembre 2017 - 13.29


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La star mondiale del rap Jay-Z riconosce in una estesa intervista al New York Times di essere stato infedele nei confronti della moglie, la superstar pop Beyoncé, prevede un ritiro dalla scena perché il rap è per giovani, ritiene che Trump alla Casa Bianca almeno abbia l’effetto di far discutere sul razzismo che è ben presente nella società americana. Giudica che Obama abbia fatto quanto era possibile fare e sia ingiusto accusarlo di quanto non ha potuto fare. E parla anche della amata madre, della cui omosessualità lui era consapevole da quando era teenager ma che ne possono parlare solo dall’età della maturità.

 

Il rapper, nome d’arte per Shawn Corey Carter, dice di non dimenticare il suo passato di ragazzo povero e ammette di aver tradito Beyoncé. “Devi sopravvivere, così vai in modalità sopravvivenza e quando vai in modalità sopravvivenza che succede? Che ti chiudi in te stesso e anche con le donne non riesci a stabilire una relazione. Nel mio caso è una cosa profonda. E poi tutto è accaduto da lì: l’infedeltà”. Far musica li ha aiutati. “Abbiamo usato la nostra arte come una sessione di terapia. Abbiamo ancora tanta musica da fare assieme. La maggior parte delle coppie esplode, il 50% dei matrimoni finisce in divorzio e secondo me la ragione è che non ci si parla, non ci si guarda negli occhi. La cosa più difficile è vedere il dolore che hai provocato riflesso sul viso di qualcuno e dover fare i conti con te stesso”.

Prevede poi una fine alla sua stagione da rapper sul podio: “Il rap è una cosa per giovani e io mi tirerò fuori. Il rap è il dono della scoperta, è sul nuovo e io ci sono stato dentro per troppo a lungo”.

Quanto al razzismo, l’intervista è partita da O. J. Simpson che al suo processo disse di non essere nero, ma di essere appunto O. J. Simpson. L’obiettivo nella vita, risponde il rapper, “non è essere famoso e avere successo. La meta è, se hai un’abilità data da Dio, vivere la tua vita attraverso il tuo talento. E abbiamo la responsabilità di spingere la conversazione fino al punto in cui siamo tutti uguali. Finché non tutti solo liberi, nessuno è libero”.

 

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