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Travolto dalle accuse molla anche Simmons, il signorotto dell'hip hop

Cofondatore della storica etichetta Def Jam - la più nota label dedicata al rap - il produttore (nonché fratello del rapper dei Run-Dmc) lascia in campo. Molte ragazze lo accusano di stupri e abusi

Travolto dalle accuse molla anche Simmons, il signorotto dell'hip hop
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30 Novembre 2017 - 19.43


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Si è dimesso Russell Simmons, il cofondatore (insieme a Rick Rubin) della storica etichetta Def Jam – la più nota label dedicata all’hip hop – e Ceo della Rush Communications (nonché fratello maggiore del rapper Run dei Run-DMC), ha diffuso una nota annunciando le sue dimissioni per fare spazio a un “nuova generazione di dirigenti che faranno progredire la cultura e la consapevolezza” in questo campo. Ancora una volta ci sono di mezzo le violenze sessuali.

L’ultima, in ordine di tempo, ad accusarlo, è l’attrice e sceneggiatrice Jenny Lumet: in un articolo su “Hollywood Reporter” ha raccontato che l’uomo la costrinse a fare sesso con lui nel 1991. Simmons, pur sostenendo che il ricordo della donna “è molto diverso dal suo”, si è scusato. Anche l’ex modella Keri Claussen Khalighi ha accusato il produttore di averle usato violenza sessuale quando non era ancora maggiorenne. Nel 1991, ancora diciassettenne, la donna partecipò a un casting alla presenza dello stesso Russell Simmons e del produttore cinematografico Brett Ratner: come riferito dal Los Angeles Times, che ha raccolto la testimonianza della Khalighi, Simmons prima le avrebbe rivolto pesanti avances, cercando di spogliarla, alla presenza di Ratner, che avrebbe assistito passivamente alla scena, poi, una volta recatasi nell’appartamento di New York dove il produttore risiedeva, l’avrebbe violentata mentre si stava facendo una doccia.

Non è la prima volta che Simmons viene chiamato a rispondere di accuse di molestie sessuali: lo scorso 9 novembre Variety riferì di un’indagine avviata dal dipartimento di polizia di Los Angeles dopo aver raccolto la denuncia di una donna che sarebbe rimasta vittima di molestie da parte degli stessi Simmons e Ratner nel 2001. Anche in questo caso il fatto sarebbe avvenuto presso una delle residenze intestate ai due, più precisamente quella di Ratner: nella testimonianza della donna le molestie sarebbero avvenute in un appartamento al 1200 di Benedict Canyon Drive, lo stesso isolato dove risiedeva all’epoca il produttore. Fino a oggi Simmons ha ribattuto colpo su colpo, con post sui social, naturalmente assistito dai suoi legali. Oggi è capitolato.

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