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Rubini dedica la sua Carmen ai catalani, perché la lirica riduca la violenza subita

"La vicenda andava regolata in maniera democratica. La questione della secessione o meno passa in secondo piano di fronte agli 800 e passa feriti"

Rubini dedica la sua Carmen ai catalani, perché la lirica riduca la violenza subita
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3 Ottobre 2017 - 17.41


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Sergio Rubini debutta alla regia di un’opera lirica, al Teatro Coccia di Novara con la Carmen, e dedica l’opera al popolo catalano.
“Non sono amante delle secessioni, tutt’altro, ma non posso accettare che la questione venga risolta con la violenza – ha detto l’attore e regista presentato l’opera che va in scena venerdì -. La vicenda andava regolata in maniera democratica. La questione della secessione o meno passa in secondo piano di fronte agli 800 e passa feriti. Per questo voglio dedicare la mia Carmen alla popolazione della Catalogna”.
“E’ la mia prima regia lirica e ho accettato questa sfida con grande passione – ha aggiunto il regista -. Da ragazzo amavo molto l’opera, grazie a mio zio che me l’ha fatta conoscere.
Carmen è la forza della seduzione, ma anche la debolezza: odio la violenza e quindi non assolvo Don Josè, anche se posso capire che impazzisca per amore”.
Tra gli interpreti la mezzosoprano Alisa Kolosova e il tenore azero Azer Zada. Direttore d’orchestra Matteo Beltrami.

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