Il tribunale si è pronunciato a favore della cantante country più celebre del momento, Taylor Swift, riguardo il caso che la vedeva come vittima di molestia sessuale. L’accusato, il deejay David Mueller, denunciato dalla cantautrice quattro anni fa, è stato ora riconosciuto colpevole. La cantautrice si è detta profondamente soddisfatta del verdetto, al punto da volerne fare un punto di partenza per un suo più profondo supporto alle associazioni che sostengono i diritti delle vittime di violenze sessuali. L’artista ha difatti dichiarato di “godere di una posizione privilegiata nella società”, e dunque vuole “aiutare tutte le persone le cui voci dovrebbero poter essere ascoltate”. Sarà per questo che Taylor Swift devolverà una buona parte dei suoi guadagni in donazioni per organizzazioni in difesa della donna e dei minori.
La cantante ha anche ringraziato la giuria e il giudice per il verdetto, e si è complimentata con i suoi avvocati per essersi impegnati nel suo caso, particolarmente significativo per chiunque si sia sentito costretto al silenzio dopo aver subìto una violenza sessuale. L’attrice e cantante, infatti, ha non solo accusato pubblicamente l’uomo che l’ha molestata, ma ha anche chiesto e ottenuto il risarcimento simbolico di un dollaro.Forte della vittoria in tribunale, Swift ora vuole concretamente dare una mano alle vittime di abusi. L’artista ha spiegato che il suo caso “deve servire da esempio anche per le altre donne che potrebbero essere riluttanti a denunciare pubblicamente di aver subito simili atti, altrettanto umilianti”.
La giuria del processo che ha visto protagonista Taylor Swift contro il deejay radiofonico David Mueller ha deliberato che nel giugno 2013, durante una sessione fotografica prima di un suo concerto a Denver, la cantante e attrice ha subìto un’aggressione sessuale. Swift, infatti, è stata palpata deliberatamente sul fondoschiena da Mueller.Il tribunale ha altresì stabilito che la madre, Andrea Swift, e Frank Bell, rappresentante della cantante, hanno agito correttamente nell’informare delle molestie la radio in cui il deejay lavorava. Per il suo conseguente licenziamento, Mueller aveva chiesto un risarcimento, negatogli dalla stessa giuria.