Louis Armstrong, il nipote degli schiavi che divenne re del jazz | Giornale dello Spettacolo
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Louis Armstrong, il nipote degli schiavi che divenne re del jazz

Grande trombettista e cantante è considerato uno dei maggiori musicisti del Novecento. Era nato il 4 agosto.

Louis Armstrong, il nipote degli schiavi che divenne re del jazz
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4 Agosto 2017 - 11.10


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Il 4 agosto di 116 anni fa nasceva Louis Armstrong, il celeberrimo musicista jazz, dapprima trombettista poi anche cantante.

Nato a New Orleans – una delle patrie del jazz – e morto il 6 luglio 1971 a New York.

Conosciuto come “Satchmo” ma anche “Pops” e altri nomignoli come “Dippermouth”, Armstrong, figura importantissima del XX secolo, ha dato nuova linfa vitale al genere musicale del jazz, “esportandolo” e rendendolo importante in tutto il mondo.

Come direbbe il buon Sebastian di La La Land tutto ciò che il jazz racchiude lo hanno trasmesso maestri come Armstrong, che metteva così tanta passione nel proprio fiato e nella propria voce che quando diveniva musica era un piacere per gli occhi, non solo per le orecchie. Una musica che permette tuttora di viaggiare ad occhi aperti mentre si ascolta piacevolmente.

Lo ricordiamo con alcune delle sue esibizioni più famose, per rivedere – e soprattutto riascoltare – tutta la bravura e la passione:

Hello Dolly dal film con Barbra Streisand

When The Saints Go Marching In

What a wonderful world

Mi va di cantare (in italiano)

 

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