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Mauro Pagani torna a cantare con un brano che ironizza su Trump

The big man, in radio dal 15 luglio, anticipa il nuovo album di Pagani in uscita in autunno.

Mauro Pagani torna a cantare con un brano che ironizza su Trump
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14 Luglio 2016 - 13.30


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Dopo 13 anni in cui ha composto colonne sonore, diretto festival, scritto un romanzo, prodotto album di colleghi, arriva The big man: un brano post funk in inglese, una denuncia, un invito alla presa di coscienza sui nuovi totalitarismi.
Il brano è ispirato a Donald Trump: sue molte parole – estratte dai comizi – del testo: “We gotta be tough, we gotta be strong, no fear no pity no mercy for our enemies, stay with me, we’ll win, ‘cause in the end everybody loves me” (Dobbiamo essere tosti, dobbiamo essere forti, nessuna paura, nessuna pietà, nessuna misericordia per i nostri nemici, state con me, vinceremo, perché alla fine tutti mi amano). “Ci ho scherzato sopra, ma credo ci sia poco da ridere. Questo proliferare di nuovi dittatorelli o aspiranti tali ricorda tempi oscuri, in realtà assai poco lontani, il cui orribile odore arriva ancora fino a noi”.
The big man, in radio dal 15 luglio, anticipa il nuovo album di Pagani in uscita in autunno.

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