Il 12 dicembre 1969 la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana, a Milano, era piena di clienti venuti soprattutto dalla provincia; gli altri istituti di credito chiusero alle 16 e 30, tuttavia vi erano ancora molte persone all’interno in attesa di completare le loro incombenze. L’esplosione avvenne alle ore 16 e 37, quando nel grande salone del tetto a cupola scoppiò un ordigno contenente 7 chili di tritolo, uccidendo 16 persone (13 sul colpo) e ferendone altre 8.
Questo il testo di Luna Rossa eseguito dalla Banda Bassotti.
Il pomeriggio del 12
dicembre
in piazza del Duomo ce l’avete illuminato
ma in via del Corso non ci sono le luci
per l’autunno caldo il comune le ha levate
In piazza Fontana il traffico è animato
c’è il mercatino degli agricoltori
sull’autobus a Milano in poche ore
la testa nel bavero del cappotto alzato
Bisogna fare tutto molto in fretta
perché la banca chiude gli sportelli
oh come tutto vola così in fretta
risparmi gente tutto così in fretta
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa, rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l’unica giustizia borghese si è spenta
Scende dicembre sopra la sera
sopra la gente che parla di Natale
se questa vita avrà un futuro
metterò casa potrà anche andare
Dice la gente che in piazza Fontana
forse è scoppiata una caldaia
la nella piazza 16 morti
li benediva un cardinale
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa, rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l’unica giustizia borghese si è spenta
Notti di sangue e di terrore
scendono a valle sul mio paese
Testo trovato su http://www.testitradotti.it
chi pagherà le vittime innocenti?
chi darà vita a Pinelli il ferroviere?
Ieri ho sognato il mio padrone
a una riunione confidenziale
si son levati tutti il cappello
prima di fare questo macello
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa, rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l’unica giustizia borghese si è spenta
Sulla montagna dei martiri nostri
tanto giurando su Gramsci e Matteotti
sull’operaio caduto in cantiere
su tutti i compagni in carcere sepolti
Come un vecchio discende il fascismo
succhia la vita ad ogni gioventù
ma non sentite l’urlo sulla barricata
la classe operaia continua la sua lotta
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa, rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l’unica giustizia borghese si è spenta
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa, rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l’unica giustizia borghese si è spenta
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