di Veronica Matta
Non è la prima volta che Annalisa Minetti, madre, cantante, dottoressa per ben due volte e campionessa mondiale alle paralimpiadi di atletica leggera, si ritrova a parlare della sua straordinaria vita davanti a migliaia di bambini, genitori e insegnanti. Lo ha fatto ieri a Siliqua, incontrando i ragazzi e i bambini delle scuole. Presenti Don Davide, il sindaco Andrea Busia e la nuova Preside Silvia Vinafra.
Una storia importante è il racconto che Annalisa fa della sua vita, non priva di ostacoli, con una forza urlata quasi a voler chiarire una volta per tutte che la sua cecità, la sua invalidità non sono bastate a frenare ed annullare la sua grande ed esplosiva voglia di vivere e di essere felice.
Annalisa non vede, non ha abilità comuni ad altri ma il dialogo con Gesù le ha permesso di dare valore alla vita che i genitori le hanno donato rendendo la sua vita speciale. I sogni sono un diritto di tutti – dichiara Annalisa – allora anche la vita è un diritto di tutti. Non sono disabile ma sono “specialmente abile” attraverso l’amore, si perché bisogna amare profondamente ciò che si fa, anche la scuola – conclude la Minetti.
Dal “NON POSSO FARE” al “IO RINASCO” – vuoi vedere che puoi diventare un supereroe anche tu? – urla la Minetti – davanti ad un pubblico di bambini e bambine che ascoltano con una certa ilarità e partecipazione i suoi aneddoti sulla scuola, ai tempi in cui lei era una bambina, in particolar modo la sua avversione verso la matematica. La matematica non è poesia! Come si fa ad amarla? Ma nessuno dovrà mai dirvi che non siete in grado di fare qualcosa! Mai! – sorride Annalisa.
Un incontro speciale, una donna speciale, di una bellezza e forza che alle 22, durante il concerto in piazza, sono esplose con la potenza di una voce e di un grande cuore capaci di emozionare.
Siliqua ha avuto la fortuna di essere invasa per un giorno intero da un’artista e da una donna capace di far venire i brividi ed infondere nei cuori ottimismo, positività e fede. L’anima di Annalisa ci vede benissimo e se è vero che nessuno nasce supereroe, è altrettanto vero che tutti possono decidere di esserlo. I bambini l’hanno capito.
La fortuna di Annalisa è di essere in grande connessione con il suo spirito e ciò non fa che apprezzare il suo impegno nel volerlo trasmettere ad una umanità dolente, disillusa e spesso arresa. Annalisa è riuscita a connettersi col divino che è in noi latente, cercando di trasmetterlo con le armi che ha, anche urlando, visto che si tende a dormire e a non volersi, spesso, ascoltare nel profondo. Si intuisce in lei la necessità di trasmettere la sua fede, non le basta averla, la desidera anche per gli altri e ciò è naturale che avvenga, come tutti coloro che all’improvviso si sono sentiti parte di un grande Progetto. Fortunate queste persone che, essendosi “ritrovate” vogliono rendersi partecipi attivamente di un cambiamento interiore ed esteriore dell’umanità!
Annalisa Minetti va veloce nella vita e la fede, che coltiva giorno dopo giorno, è la benzina che la fa combattere senza demordere!