di Giulio Rellini Lerz
Finale in quattro mosse per la quarta edizione di Per Appiam 2015. Il lungo week-end conclusivo del festival internazionale d’arte organizzato dall’associazione romana Ipazia Immaginepensiero Onlus all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica, negli spazi della Sala Nagasawa dell’Ex Cartiera Latina, prevede tre concerti e un convegno sul rapporto tra arte e psichiatria, ultime tappe di un percorso di ricerca incentrato quest’anno sul tema l’“Immagine del suono”.
Il lungo “arrivederci” all’edizione dell’anno prossimo prende il via domani 18 settembre, alle 18:00, con il Quartetto d’archi Via Saint Bon, che eseguirà il Quartetto in Mi bemolle maggiore op. 74 “Le arpe” di L. van Beethoven e il Quartetto in Mi bemolle maggiore op.12 di F. Mendelssohn. Fondata nel 2009, la formazione si avvale dell’apporto di alcuni professori della disciolta Orchestra Sinfonica della Rai di Roma: il violoncellista Guido Mascellini e il violista Angelo Gentile; della violinista Silvia Pulcioni che vanta anch’essa la partecipazione all’Orchestra Sinfonica della Rai di Roma e della violinista Alessandra Castriota che ha maturato un’ampia esperienza orchestrale e cameristica nelle fila di ensemble quali l’Orchestra da Camera dei Tonkünstler di Vienna, la Sinfonietta München di Monaco di Baviera, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Sabato 19, alle 17:00, spazio alla cultura e al dibattito con il convegno “Psiche e Arte”, sul rapporto tra arte e psichiatria, a cura di Eva Gebhardt e Luca Giorgini psichiatri-psicoterapeuti. Con Monica Catalano, artista; Domenico Fargnoli, psichiatra-psicoterapeuta; Alessandro Mazzetta, musicista e medico; Antonio Marinelli, traduttore editoriale (A.i.t.i.); Andrea Masini, psichiatra-psicoterapeuta, direttore de Il sogno della farfalla.
Gran finale domenica 20 con un doppio appuntamento: la mattina alle 11:30 “Concerto Barocco” dell’Orchestra Diletto Barocco e del Coro MuSa, con Giannantonio Ippolito come direttore e Paolo Camiz come direttore del coro. A seguire aperitivo offerto da Ipazia. Nel pomeriggio, alle 18:00, “Lungo la linea del suono”, con Lucia Ianniello (tromba e flicorno), Vincenzo Vicaro (clarinetto e sassofono tenore), Paolo Tombolesi (tastiere) e Riccardo di Fiandra (basso elettrico). Il quartetto propone una ricerca musicale, in campo jazzistico sperimentale, mai disgiunta dalla qualità e profondità del rapporto umano tra i musicisti e dalla necessità di un dialogo costante e vitale con gli spettatori delle loro performance. Il programma prevede ampie aree dedicate alla composizione estemporanea e brani originali.
A fare da sfondo agli eventi in programma saranno come sempre le dei pittori Giovanni Carpentieri, Stefania Di Filippo, Simone Di Micco, Armando Pelliccioni e Roberta Pugno; degli scultori Paolo Camiz, Orazio Cordischi, Maurizio Gaudenzi; dei fotografi Francesco Gentile e Stefano Giorgi, insieme agli oggetti in mosaico prodotti dagli ospiti del Laboratorio Aletheia del Centro Diurno Arvalia di Roma.